La bellezza dei Big Data incontra il marmo per sensibilizzare sulla sostenibilità: Martin Romeo, Maxfone e il progetto Atmosphere
lunedì 21 ottobre 2024
Alchimie Culturali torna con la sua seconda edizione, un'iniziativa artistica promossa dalla Fondazione Bevilacqua La Masa in collaborazione con Confindustria Veneto, volta a creare un dialogo tra arte e impresa intorno al tema della sostenibilità. Tra gli elaborati spicca “Atmosphere”, l’opera realizzata dall’artista Martin Romeo in partnership con Maxfone, azienda innovativa specializzata nella trasformazione dei dati in informazioni strategiche.
Verona, 21/10/2024 – Se il rapporto tra arte e imprese non è una novità, nuove sono le sfide: in un momento storico in cui la sostenibilità è al centro del dibattito globale, il progetto Alchimie culturali si pone l'obiettivo di utilizzare l'arte come strumento per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla fragilità del nostro Pianeta.
In questo contesto, l’opera “Atmosphere” realizzata da Martin Romeo, artista specializzato nel campo delle arti visive e multimediali, in collaborazione con il tech partner Maxfone, unisce la bellezza dell'Arte alla potenza dei Big Data, offrendo una riflessione critica sul rapporto tra produzione industriale e conservazione ambientale.
Nel mondo di oggi, dominato dalla digitalizzazione e dall'iperconnessione, la Data Visualization, l’arte di trasformare i dati in immagini, suoni o movimenti che ci aiutano a comprendere la realtà circostante, emerge come una forma di espressione contemporanea. Il dato non è più solo uno strumento di analisi, ma un attore performativo capace di cogliere l'essenza di fenomeni che altrimenti resterebbero relegati all'invisibilità.
Un atto di comunicazione potente che coinvolge il pubblico in un dialogo profondo con la questione ambientale è la performance dell’opera Atmosphere. L’installazione si propone di rendere visibile e tangibile la carboon footprint di un network di aziende marmoree monitorate dalla stessa Maxfone, la cui applicazione di intelligenza artificiale – IDA – progettata per trasformare le PMI in modelli di efficienza e sostenibilità, trasmette in tempo reale i dati all’opera interattiva.
Atmosphere è dunque lo “specchio” dell’impatto ambientale di un intero settore, quello del marmo e della pietra naturale. L’opera non si limita a rappresentare questi problemi ma li incorpora direttamente nel suo funzionamento: la scultura, scolpita nel marmo di Carrara, viene illuminata a ritmi alternati da luce al neon blu in relazione ai dati di CO2 provenienti dalle varie aziende di lavorazione del marmo.
Ricavato dalle cave delle Alpi Apuane, in Toscana, il marmo di Carrara è il più prezioso al mondo, emblema di un intero settore. Le forme dell’opera richiamano la montagna da cui proviene il materiale. All'interno del vetro, il neon, il gas intrappolato, una volta stimolato attraverso una scarica di energia, si manifesta con un bagliore blu, giocando tra trasparenze e presenze, contenendo e propagando queste informazioni sulla pietra e nello spazio circostante. I valori più alti di consumo accrescono la frequenza della luce e viceversa quelli più bassi la diminuiscono. In una visione che continua anche in un video digitale. Il risultato finale è bidirezionale, da un lato una scultura fisica, dall’altro lato un video digitale.
Un progetto ambizioso, oltre che per il significato anche per la molteplicità di protagonisti e mecenati che ne hanno preso parte: il team artistico, Maxfone, due aziende dello stone district di Verona - Big Graniti e Testi Group - e diversi artigiani locali. L’opera è l’esempio di come l’arte possa interagire con l’industria per creare un dialogo al contempo critico e collaborativo. Uno strumento di Responsabilità Sociale d’Impresa (CSR) che offre alle aziende un modo nuovo per riflettere e comunicare gli impatti ambientali.
Stefano Coletto, Curatore Fondazione Bevilacqua La Masa per il progetto Alchimie Culturali, ha dichiarato: «L'opera, realizzata nella bellissima alchimia tra Maxfone e Martin Romeo, si inserisce con coerenza in quell'ambito dell'arte contemporanea che da più di 20 anni utilizza la trasmissione di dati per produrre forme, installazioni, video, oggetti. I dati di manifestano nella vita, sono reali, agiscono e modificano la percezione del mondo e possono condurre a forme di consapevolezza preziose per il nostro futuro in questo pianeta.»
La dimensione collettiva è uno degli elementi centrali per Martin Romeo: «È affascinante l'idea che diverse persone si trovino a collaborare per un fine comune, grazie alla conoscenza artigiana e alla poetica artistica. L'opera 'Atmosphere' non è solo il risultato di una collaborazione tra diversi professionisti in relazione alla tecnologia, ma un pensiero comune, espanso, di percepire la realtà attraverso la dimensione umana.»
Paolo Errico, CEO Maxfone, ha riassume il progetto in queste parole: «Tecnologia e arte, a prima vista sembrano parlare lingue diverse. Ma quando trovano il loro punto di incontro, nascono meraviglie come Atmosphere. In Maxfone analizziamo un mare di dati ma, con la sfida della sostenibilità che si avvicina sempre di più, negli ultimi tempi ci siamo concentrati sui dati che raccontano l’impatto ambientale, come le emissioni di CO2. Crediamo che questo progetto possa fare la differenza per incentivare un cambio di mindset, sia nelle persone che nelle altre aziende.»
Atmosphere, nelle sue versioni fisica e digitale, è destinata a diventare un ambasciatrice globale di consapevolezza ambientale. Concepita per essere agile e a basso impatto, è un'entità viva che si muove attraverso continenti e culture, tessendo una rete di consapevolezza. L’opera mira infatti a ispirare un vasto pubblico verso una maggiore responsabilità ambientale e trasparenza. È un invito tangibile a ripensare il nostro rapporto con l’ambiente.
La mostra “Relazioni Alchemiche: Arte e Impresa Viaggiano Insieme” debutterà al Palazzetto Tito di Venezia dal 26 ottobre al 24 novembre 2024.
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Martin Romeo
Martin Romeo è un artista visivo italo-argentino la cui pratica esplora le relazioni tra natura, tecnologia e corpo attraverso vari media, tra cui sculture interattive, performance in realtà virtuale e installazioni multimediali. La sua ricerca gli permette di approfondire concetti legati agli eventi ambientali, alla presenza umana nella dimensione virtuale e alla collaborazione con sistemi artificiali. Ha collaborato con varie entità, tra cui Swatch, Bulgari, Apple, BMW, Dolce & Gabbana, Hong Kong Design Institute, Alcova Miami, Canali e Red-Eye Magazine, tra gli altri. Ha partecipato a numerose iniziative ed esposizioni, tra cui l'Expo in Kazakistan, la Biennale di Venezia, le Gallerie degli Uffizi Diffusi, il Parlamento Europeo a Bruxelles e F1 Grand Prix a Singapore. Ha ricevuto l'Italian Council Grant dal Ministero della Cultura italiano e una borsa di ricerca presso l'Università IUAV di Venezia. Martin è il coordinatore del Master in Arti Visive allo IED e Docente alla NABA di Milano.
https://linktr.ee/martinromeo
Maxfone S.r.l.
Maxfone è, da oltre 10 anni, l’epicentro italiano nell’analisi e gestione dei Big Data. L’azienda promuove il potere trasformativo e sostenibile dei dati, sviluppando tecnologie di Intelligenza Artificiale per i settori dell’Internet of Things (IoT) e dell’Internet of Behaviors (IoB). Le applicazioni IoT comprendono infrastrutture dati e soluzioni di controllo produzione per accelerare la twin transition e migliorare l’efficienza industriale. Le tecnologie IoB comprendono il web e social monitoring e altri servizi che influiscono sul marketing e le strategie di business. L’azienda, in qualità di abilitatore ufficiale nell’ecosistema digitale europeo, si rivolge alle PMI, aiutandole a migliorare efficienza, competitività e visione del mercato.
Nel 2018 Maxfone è diventata la prima azienda italiana con un brevetto nazionale 1020015000040566 (estensione USA pending) di Big Data Analysis per “apparecchiatura e metodo di acquisizione, analisi e monitoraggio dati”: il modello SocialMeter.
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Claudia Adriana Mina
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