Roma, 15 dicembre – “Con l’entrata in vigore del nuovo Decreto Bollette, ancora una volta a pagare il prezzo più alto saranno le famiglie, soprattutto quelle a basso e medio reddito. Tra tagli agli sconti in bolletta, riduzione dei bonus sociali e rialzi dei costi indiretti, migliaia di nuclei familiari rischiano di ritrovarsi con bollette più care già dai primi mesi del 2026”.
È quanto rileva in una nota Federcontribuenti che denuncia “l’assenza di misure strutturali e il continuo ricorso a decreti emergenziali, senza una vera politica energetica equa e sostenibile. In un contesto economico già fragile, con inflazione, caro vita e stagnazione salariale, questa misura è inaccettabile”.
Tagli e Promesse: L’Impatto Numerico
I numeri del nuovo provvedimento, infatti, mostrano un netto ridimensionamento rispetto al passato:
- Bonus Straordinario Ridotto: Il nuovo decreto prevede un contributo straordinario di 55 euro sulle bollette elettriche per il 2026, destinato alle famiglie vulnerabili (ISEE fino a 15.000 euro o fino a 20.000 euro con 4 figli a carico). Questa cifra è drasticamente inferiore ai 200 euro erogati nel 2025, che beneficiavano anche i nuclei con ISEE fino a 25.000 euro.
- Plateza Coinvolta: Nonostante la riduzione dell’importo, la platea potenziale di beneficiari è stimata in circa 4,5 milioni di nuclei familiari.
- Copertura Finanziaria Limitata: Il costo complessivo per il bonus straordinario è stimato in soli 250 milioni di euro per il 2026, una cifra che evidenzia la natura spot e non strutturale dell’intervento, coperta attraverso la Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA).
La Chiusura degli Scudi e l’Aumento Indiretto
Inoltre, mentre per le imprese in bassa tensione è previsto un taglio alla componente degli oneri generali di sistema (ASOS) con una stima di 750 milioni di euro in risorse per alleggerire le loro bollette, non è stata ripristinata una misura strutturale analoga per le famiglie, come chiesto a gran voce:
- Rischio Aumento Bollette Totali: Sebbene le previsioni indicano un possibile risparmio annuo sulle bollette di luce e gas per una famiglia tipo nel 2026 di oltre 200 euro (con una spesa complessiva che scenderebbe dai 2.450 euro del 2025 a 2.236 euro nel 2026) grazie al calo del prezzo all’ingrosso (PUN e PSV), questo calo è legato al mercato e non alle politiche di Governo.
- Dipendenza dagli Oneri: L’assenza di un taglio strutturale agli oneri di sistema per le utenze domestiche lascia la bolletta esposta a costi fissi elevati, una parte non comprimibile che pesa in particolare sulle famiglie a basso consumo.
“Chiediamo al Governo di rivedere con urgenza il provvedimento e introdurre una tutela stabile per le famiglie vulnerabili; il ripristino del taglio degli oneri di sistema e predisporre un piano nazionale per l’efficienza energetica delle abitazioni. Non si può continuare – conclude la nota dell’associazione dei consumatori – a fare cassa sulla pelle dei cittadini”. Il Governo, fa presente Federcontribuenti, “continua a mostrare un’evidente dipendenza dagli annunci elettorali e dalle logiche di consenso, ma resta energivoro di risorse e povero di visione, soprattutto sul fronte dell’energia. Mentre famiglie e imprese lottano per pagare bollette in aumento, i provvedimenti sono confusi, discontinui e spesso inefficaci”.
Per Federcontribuenti, infine “dietro promesse di bonus temporanei e incentivi spot si nasconde una totale assenza di strategia a lungo termine”.
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