Si è svolta dal 2 al 4 dicembre la Terza Conferenza Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, che ha visto la partecipazione di Caritas Italiana, insieme a Young Caritas e a numerosi attori istituzionali, altre organizzazioni e realtà della società civile. La Conferenza ha rappresentato un’importante occasione di confronto e di co-progettazione, che ha permesso di valorizzare il protagonismo dei Gruppi di Lavoro del Forum per lo Sviluppo Sostenibile. I lavori delle tre giornate si sono articolati attorno ai tre Vettori di sostenibilità della Strategia Nazionale — cultura per la sostenibilità, partecipazione e futuro, coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile — vettori interconnessi e funzionali all’attuazione degli obiettivi di sostenibilità. La formula scelta prevedeva una mattinata dedicata a contributi teorici e pratici e un pomeriggio più operativo, articolato in workshop tematici.
Ai lavori hanno partecipato rappresentanti di amministrazioni locali, Regioni e Città Metropolitane, insieme a esponenti del mondo accademico e delle Università impegnate nell’attuazione della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile attraverso le strategie regionali e metropolitane. Le numerose iniziative attivate a livello locale dimostrano l’importanza di questi percorsi nei diversi territori del Paese. Si tratta di un processo lento, che tuttavia sta producendo effetti profondi e duraturi sul modo in cui molti problemi vengono compresi e affrontati, a diversi livelli di policy. La transizione ecologica, la pianificazione partecipata, le politiche sociali integrate, la misurazione del benessere e il coinvolgimento attivo delle comunità sono oggi temi centrali del dibattito pubblico e della costruzione del futuro.
I temi affrontati
Molti i temi posti all’attenzione, a partire da quello delle disuguaglianze, al centro del pomeriggio del primo giorno: riflettere sulle disuguaglianze è infatti centrale in una rinnovata cultura della sostenibilità, che guarda ai sistemi in chiave trasformativa. La partecipazione di Young Caritas ha contribuito ad animare il secondo giorno, dedicato alla partecipazione e alla voce delle giovani generazioni. Il terzo giorno, incentrato sulla coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile, è stato invece il giorno delle interconnessioni, forse il tema più complesso su cui è necessario lavorare. Emblematiche, in questo senso, le connessioni tra dimensione sociale e ambientale, con l’attenzione riservata alla questione della povertà energetica e del welfare energetico-climatico — ambiti su cui il mondo Caritas è impegnato da tempo e ai quali è stato dedicato uno dei due workshop del pomeriggio.
Il contesto attuale sollecita tuttavia anche un’ulteriore riflessione impegnativa: è possibile rinunciare a costruire il mondo di domani? È questo il tema della pace positiva – non semplice assenza di violenza, ma costruzione di una società in cui dignità e diritti di tutte e tutti siano riconosciuti e promossi. Negli ultimi mesi il Gruppo “Pace” aveva già elaborato un primo position paper, i cui contenuti sono stati discussi nel corso del secondo workshop del pomeriggio del terzo giorno della Conferenza. Costruire la pace positiva implica un’azione proattiva orientata a una società più giusta, inclusiva e integrata. Significa superare l’idea che la guerra e il ricorso alle armi rappresentino l’unica risposta alle tensioni e promuovere invece strumenti sociali, culturali, economici e politici capaci di prevenire e comporre i conflitti, alimentando una diplomazia della fiducia e della nonviolenza. La pace positiva può essere letta come un vero e proprio hotspot di coerenza, un nodo centrale che attraversa e connette i temi affrontati dagli altri Gruppi di Lavoro del Forum, a partire dall’integrazione di politiche diverse: contrasto alle disuguaglianze, partecipazione civica, tutela dei diritti, economia al servizio delle persone, coesione sociale.
Il Forum Politico di Alto Livello delle Nazioni Unite
La Conferenza per lo Sviluppo Sostenibile aveva anche l’obiettivo di preparare la partecipazione al Forum Politico di Alto Livello delle Nazioni Unite (HLPF – High Level Political Forum), che si terrà a New York dal 6 al 15 luglio 2026 sotto l’egida dell’ECOSOC, il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite. In tale contesto, 36 Paesi, tra cui l’Italia, presenteranno la propria Voluntary National Review (VNR) e la Youth National Review (YNR), strumenti attraverso i quali gli Stati rendicontano i progressi compiuti nell’attuazione dell’Agenda 2030 e dei relativi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs). La Conferenza è stata pertanto concepita come uno spazio di costruzione condivisa e partecipata di contributi utili a rafforzare il ruolo dell’Italia nel percorso verso la sostenibilità. La partecipazione all’HLPF riveste un’importanza strategica, poiché rappresenta il principale spazio globale di monitoraggio dell’Agenda 2030 e dei suoi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Si tratta di un passaggio decisivo per portare un contributo fondato e condiviso all’idea di sviluppo sostenibile, a partire dalla costruzione di una pace positiva.
Aggiornato il 17/12/25 alle ore 11:56