17.12.25_CS UNEM SU REVISIONE REGOLAMENTO CO2 AUTO E VAN - Unem

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Murano (Unem): “La commissione UE apre uno spiraglio,

ma non è ancora risolutivo”

Roma, 17 dicembre 2025

La proposta della Commissione UE di rivedere i limiti di emissione di CO2 delle nuove autovetture al 2035 rappresenta una presa d’atto che le politiche adottate finora non hanno prodotto i risultati ipotizzati, ma non è certo una soluzione in grado di rivitalizzare l’industria automotive, come invece sostiene la Commissione.

“La soluzione proposta dalla Commissione, timida e complessa nelle varie articolazioni, appare ancora lontana dagli enunciati principi di neutralità tecnologica. Valorizza molto marginalmente il contributo dei biocarburanti su valori inferiori a quelli già oggi mediamente raggiunti in attuazione della Direttiva RED che nel tempo ha portato ad una significativa penetrazione dei biocarburanti nei combustibili tradizionali, ancora in crescita al 2030. La stessa decisione di creare una sottocategoria normativa che comprenderà veicoli elettrici fino a 4,2 metri, che potranno beneficiare di ‘supercrediti’, la dice lunga sulla volontà della Commissione di considerare il principio di neutralità tecnologica”, ha dichiarato Gianni Murano, Presidente UNEM.

“Le modifiche proposte indicano che la Commissione riconosce che l’impianto del Green Deal va modificato, ma manca poi di coraggio per indicare le modifiche necessarie per rispettare veramente il principio di libertà tecnologica e rilanciare una filiera che appare in un profondo stato di crisi.”

“La Commissione continua ad ignorare cosa vogliono veramente i cittadini europei con un mercato che premia le auto ibride che offrono maggiore flessibilità, consumi più contenuti e minori emissioni, rappresentando una forma di transizione ‘graduale’ verso una mobilità più sostenibile in cui i biocarburanti giocano un ruolo fondamentale e non certo limitato al 3% indicato dalla Commissione”, ha aggiunto Murano.

“Si introducono poi altre complessità burocratiche e certificazioni sul ‘Made In Europe’ che di sicuro non aiutano l’industria. Dobbiamo quindi ancora impegnarci come filiera e comparto industriale perché si riconosca appieno il contributo dei biocarburanti liquidi e gassosi e si intervenga finalmente per consentire alla industria europea di riguadagnare competitività e leadership nel settore dell’automotive”, ha concluso Murano.

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Recapiti
Marco D'Aloisi