Judith è una bambina sudamericana di 12 anni, inserita in protezione circa 6 anni fa. Proviene da una famiglia mono-genitoriale, in cui sono presenti altri fratelli più grandi di lei. La famiglia biologica era altamente disfunzionale poiché la madre non era in grado di tutelare i figli e li esponeva a situazioni di rischio, negligenza e abusi.
La ragazza frequenta la 5° elementare, con una prestazione accademica basilare. Va volentieri a scuola, ha una relazione positiva con compagni e docenti ed è rispettosa delle regole. Le piacciono le materie artistiche, scienze sociali ed educazione fisica; la materia meno interessante per lei, e che richiede maggiore sforzo, è matematica.
Gode di accompagnamento personalizzato e fa sedute di terapia occupazionale, in modo da rafforzare le sue competenze.
È in grado di conversare in modo fluido e coerente, esprimendo i suoi pensieri e le sue idee.
Judith è una ragazzina empatica, sensibile e dolce, un po’ riservata nell’incontro con persone sconosciute. È collaborativa in casa ed educata. A livello emotivo si mostra allegra e di buon umore, sa dare e ricevere affetto e mostra un legame particolare con l’attuale mamma affidataria.
Judith nel tempo libero ama partecipare a giochi tradizionali, le piace guardare la TV, ascoltare musica, soprattutto il raeggeton e anche ballare.
Ama i vestiti comodi e larghi, di tipo sportivo, i suoi colori preferiti sono il rosa, il viola e l’azzurro.
Ha sensibilità artistica e le piace fare disegni astratti e poi colorarli, ma non riconosce di avere questo talento.
Data la sua età comprende perfettamente la temporaneità della sua collocazione e sarebbe molto triste se dovesse cambiare di nuovo famiglia affidataria; tuttavia, si mostra aperta alla possibilità di essere adottata, mostrando entusiasmo quando se ne parla.
Dice che da grande vorrebbe fare l’infermiera oppure la veterinaria, perché ha un forte senso di solidarietà e vocazione al servizio, sia delle persone sia degli animali, tanto che le piacerebbe averne uno in famiglia.
La famiglia che accoglierà Judith dovrà offrirle un ambiente protettivo, stabile e affettivo secondo i suoi bisogni emotivi. Dovrà essere una famiglia resiliente, capace di comprendere il passato della bambina e aiutarla a rielaborarlo, senza giudicarlo.
I genitori dovranno essere pazienti e sensibili soprattutto nel primo periodo di adattamento alla nuova realtà, permettendo alla ragazza di creare un legame di fiducia e affetto che potrà far crescere il senso di appartenenza alla famiglia nella quale Judith potrà sentirsi finalmente figlia ben amata e apprezzata.
In associazione sono disponibili foto e video della bambina.
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francescoE