La CNESC per il servizio civile dei “Difensori civili della patria” e degli “Artigiani della pace”.
L’Assemblea programmatica dei soci CNESC, riunitasi il 17 dicembre 2025, ha ribadito con forza che il Servizio Civile Universale rappresenta oggi una risposta concreta e attuale, specie in un momento storico come quello odierno in cui i giovani affermano pubblicamente la propria opposizione al riarmo. L’Assemblea ha preso avvio dalla forte preoccupazione per il contesto nazionale e internazionale, segnato da un pericoloso scivolamento verso il riarmo, dal ritorno del dibattito sulla leva obbligatoria – anche in Italia – e da una crescente normalizzazione della guerra nel linguaggio politico e mediatico.
L’Assemblea ha poi richiamato positivamente la Nota della CEI “Educare a una pace disarmata e disarmante”, che afferma con chiarezza l’inaccettabilità della guerra e rilancia il valore dell’educazione alla pace, della nonviolenza e del servizio civile come esperienza educativa e civica per i giovani, invitati ad essere “artigiani di pace”. Un servizio civile che, per la CNESC, deve rimanere una scelta volontaria e che richiede semmai un investimento maggiore per rendere questa scelta possibile e desiderabile.
Il tema della pace sarà uno degli assi portanti del Piano triennale SCU 2026-2028: agli enti la responsabilità di tradurlo in concretezza attraverso le progettualità, ai giovani quello di essere prioritariamente e pienamente Difensori civili della Patria e al Dipartimento e al Ministro Andrea Abodi quella di qualificare la comunicazione istituzionale esplicitando la finalità di difesa civile non armata e nonviolenta che è costitutiva dell’Istituto.
«Il programma delle attività per il 2026 della CNESC– dichiara la Presidente Laura Milani – prevede una serie di iniziative sul territorio contro il riarmo e per la trasformazione nonviolenta dei conflitti, anche in occasione dei 25 anni della legge 64/2001 che ha istituito il servizio civile nazionale, momento di passaggio dall’obbligo alla scelta e che ha segnato l’ingresso in questo percorso delle donne, oggi protagoniste della costruzione della pace e dello sviluppo dell’Istituto. Continueremo a creare nuovi spazi di dialogo e confronto tra Istituzioni, enti e operatori volontari, anche in preparazione della V edizione del Festival Nazionale del Servizio Civile, prevista nel primo semestre del 2027».
Roma, 19 dicembre 2025
Paola Scarsi 347 3802307
ufficio stampa
Coordinamento
Solidarietà e Cooperazione CIPSI è un coordinamento nazionale, nato nel 1985, che associa organizzazioni non governative di sviluppo (ONGs) ed associazioni che operano nel settore della solidarietà e della cooperazione internazionale. Solidarietà e Cooperazione CIPSI è nato con la finalità di coordinare e promuovere, in totale indipendenza da qualsiasi schieramento politico e confessionale, Campagne nazionali di sensibilizzazione, iniziative di solidarietà e progetti basati su un approccio di partenariato. opera come strumento di coordinamento politico culturale e progettuale, con l’obiettivo di promuovere una nuova cultura della solidarietà.