Legge di bilancio, Ministero del Turismo: le misure presenti in Manovra 2026 |

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LEGGE DI BILANCIO, MINISTERO DEL TURISMO: LE MISURE PRESENTI IN MANOVRA 2026

Santanché: “Proseguiamo a dare risposte concrete a imprese e lavoratori di un settore sempre più strategico per la Nazione”

Il Senato ha approvato oggi il testo della Legge di Bilancio che prevede importanti misure per il sostegno dell’industria turistica italiana al fine di continuare a sostenerne la crescita e lo sviluppo. Soddisfatta il Ministro del Turismo Daniela Santanchè che ricorda “l’attenzione di questo Governo verso un settore strategico della Nazione. La manovra che prevede misure a sostegno dei lavoratori e delle imprese rientra nella strategia di rafforzare la filiera sempre più protagonista della crescita economica, culturale e sociale dell’Italia”.

Di seguito le principali misure previste:

In merito alle “Misure in favore dei dipendenti di strutture turistico-alberghiere”, si conferma l’intervento a sostegno dei lavoratori del comparto turistico, ricettivo e termale. Nello specifico, viene riproposto il trattamento integrativo del 15% sulle retribuzioni lorde per il lavoro notturno e straordinario festivo svolto dal 1° gennaio al 30 settembre 2026. Il beneficio è destinato ai lavoratori del settore turistico, alberghiero, ristorazione e termale titolari di reddito da lavoro dipendente di importo non superiore a 40.000 euro nel periodo d’imposta 2025.

Per sostenere le imprese del comparto, la legge introduce i contratti di filiera, stanziando 50 milioni di euro annui per il triennio 2026-2028. Queste risorse sono destinate a contributi, anche a fondo perduto, per incentivare gli investimenti privati e favorire lo sviluppo della filiera sotto il profilo industriale e commerciale. A integrazione di tale misura, sono previsti ulteriori fondi per i contratti di sviluppo con una dotazione di 250 milioni di euro per il 2027, 50 milioni per il 2028 e 250 milioni per il 2029.

In particolare, lo stesso articolo, prevede anche la semplificazione delle procedure, introducendo nuovi criteri di agevolazioni finanziarie per sostenere lo sviluppo dell’offerta turistica a livello nazionale, favorendo anche:

  • la destagionalizzazione dei flussi turistici;
  • la digitalizzazione dell’ecosistema turistico;
  • le filiere turistiche;
  • gli investimenti per il rispetto dei principi ESG (Environment, Social, Governance, ovvero i tre pilastri della sostenibilità che contribuiscono al raggiungimento di obiettivi globali come quelli dell’Agenda 2030 dell’ONU);
  • il turismo sostenibile.

Si semplifica inoltre l’attuale complesso iter procedurale relativo alla concessione dei finanziamenti a valere sul FUNT – Fondo Unico Nazionale per il Turismo, di parte corrente e di conto capitale, istituiti con l’articolo 1, commi 366 e 368, della legge n. 234/2021 (Legge di Bilancio 2022), al fine di garantire una migliore programmazione e di adeguare la disciplina ai criteri della nuova governance economica europea. Vengono semplificati, in particolare, l’iter di adozione dei provvedimenti di riparto e assegnazione delle risorse.

Il Fondo Unico per il Turismo di conto capitale e di parte corrente è stato rifinanziato complessivamente per 37,5 milioni di euro per ciascuna annualità del triennio 2026-2028.

Restando in tema di semplificazioni, la Legge di Bilancio interviene sulla disciplina del cosiddetto tax free shopping. La norma introduce nuove modalità per snellire lo sgravio dell’IVA sulle cessioni di beni a uso personale destinati a soggetti residenti fuori dall’Unione Europea, facilitando le procedure di rimborso al momento dell’uscita dal territorio doganale. Nello specifico, viene previsto un processo di validazione unico per tutte le fatture elettroniche intestate al medesimo acquirente. Inoltre, il termine per la restituzione al cedente della fattura vistata in dogana viene esteso da quattro a sei mesi.

Un’altra grande novità è rappresentata dal “Riconoscimento di Destinazione turistica di qualità”. Questa misura punta a identificare e incrementare la qualità, la sostenibilità e l’accessibilità dei servizi turistici locali, promuovendo l’eccellenza e la crescita sociale delle destinazioni. Attraverso un apposito decreto, il Ministero riconoscerà tale titolo ai comuni, alle unioni di comuni e alle isole minori con popolazione inferiore a 30.000 abitanti, in possesso dei requisiti stabiliti dalla commissione tecnica del dicastero.

La commissione tecnica redige la carta della “Destinazione turistica di qualità”, un documento avente l’obiettivo di valorizzare l’impegno alla soddisfazione delle esigenze e delle aspettative dei turisti in materia di prodotti e servizi connessi al turismo, e di promuovere e premiare i “modelli eccellenti di destinazioni turistiche”. Il riconoscimento ha una durata di due anni. Queste località beneficeranno del supporto di Enit in via prioritaria nelle proprie attività di valorizzazione. La misura viene supportata con uno stanziamento di 500.000 euro annui, a decorrere dal 2026.

Viene istituito un fondo da 250.000 euro annui, a decorrere dal 2026, per garantire la gestione e l’efficienza dei servizi del Ministero del Turismo migrati al Polo Strategico Nazionale (PSN). Questa misura potenzia l’interoperabilità tra gli enti e assicura la piena applicazione del principio ‘once only’, semplificando il rapporto con gli utenti ed evitando la duplicazione delle richieste di dati già in possesso della Pubblica Amministrazione.

Per consolidare l’ecosistema digitale italia.it come punto di riferimento della filiera e primo portale turistico ufficiale in Europa, viene istituito un fondo dedicato all’operatività del Tourism Digital Hub (TDH). Lo stanziamento prevede 4,2 milioni di euro per il 2026 e 3,5 milioni annui a decorrere dal 2027.

Questa misura garantisce la continuità dei servizi oltre la scadenza dei fondi PNRR, assicurando che il portale continui a connettere imprese, operatori e istituzioni. L’obiettivo è promuovere l’offerta italiana in modo integrato, offrendo alle aziende visibilità e dati strategici, e ai turisti un’esperienza informativa completa e personalizzata.

Parallelamente, si prevede la possibilità per i fondi pensione di investire, anche in via indiretta, in strumenti finanziari emessi da società ed enti operanti prevalentemente nella elaborazione o realizzazione di progetti relativi a settori, come quelli nel settore turistico. In questo modo, i fondi pensione potranno finanziare lo sviluppo e l’ammodernamento delle infrastrutture turistiche, culturali e ambientali, contribuendo a rendere l’Italia più competitiva e attraente per i turisti.

Roma, 23 dicembre 2025

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