A causa dell’invecchiamento della popolazione e della denatalità, entro il 2030 i lasciti senza eredi potrebbero superare gli 8 miliardi di euro. Agli animali vanno la maggior parte dei lasciti solidali
In Italia, la Fondazione Cariplo ha stimato che entro il 2030, i lasciti “senza eredi” potrebbero superare gli 8 miliardi di euro, con un potenziale di crescita fino a 36 miliardi entro il 2040. Questo fenomeno è attribuito all’invecchiamento della popolazione e alla presenza di famiglie senza figli.
Testamento senza eredi: a chi vanno i soldi?
Quando non viene fatto testamento e non ci sono eredi, l’eredità vacante o giacente entrerà a fare parte dei beni dello Stato senza alcun vincolo di destinazione, cioè li può utilizzare come vuole.
Ciò capita anche quando tutti gli eredi vi abbiano rinunciato (eredità giacente) .
La ratio della scelta legislativa di devolvere il patrimonio ereditario allo Stato italiano è quella di evitare che un’eredità possa rimanere priva di titolare; il limite del parente di 6° grado è posto per evitare inoltre che un lontano grado di parentela possa procurare un arricchimento ingiustificato da parte di soggetti estranei alla famiglia del de cuius.
Lo Stato eredita a titolo universale, cioè come colui che subentra in tutte le posizioni di cui era titolare il de cuius e non soltanto limitatamente a determinati beni ereditari.
La successione dello Stato segue delle regole differenti da quelle ordinarie perché l’acquisto dell’eredità vacante opera di diritto, quindi senza bisogno di accettazione e senza la possibilità che lo Stato vi possa rinunciare. Inoltre, l’acquisto dell’eredità da parte dello Stato non prevede l’effettuazione dell’inventario poiché in ogni caso non risponde dei debiti e dei legati oltre il valore dei beni.
Il termine per l’eredità da parte dello Stato è di 10 anni dall’apertura della successione, termine che ovviamente equivale al limite temporale per l’accettazione da parte degli eredi.
Lasciti solidali: più animali che bambini
Secondo uno studio effettuato dalla rivista “Chronicle of Philanthropy”il 15,6% delle donazioni da testamento solidale vanno alle cause che riguardano la sopravvivenza, cura e protezione degli animali.
L’11% vanno ai luoghi di culto, agli ospizi agli ospedali e agli orfanatrofi.
Alle iniziative per centri di ricerca sul cancro, strutture mediche e per disabili vanno, nell’ordine, 7,9%, 7,2% e 6,4% dei lasciti testamentari.
Tuttavia, la propensione degli italiani a fare testamento rimane bassa, e pochi enti si dedicano alla promozione dei lasciti testamentari. Se questa tendenza cambiasse, le donazioni potrebbero aumentare notevolmente, con stime che raggiungono i 21 miliardi nel 2030 e i 90 miliardi nel 2040, se tutti i patrimoni “senza eredi” fossero devoluti a enti benefici.
[Fonte: Il Foglio]
Domande e informazioni sui lasciti solidali e donazioni in memoria
Per informazioni sui lasciti è possibile consultare la pagina dedicata del sito di Ai.Bi., scrivere alla mail lasciti@aibi.ito chiamare il numero 02.98822332.