Martedì 20 febbraio, presso il Palazzo dell’Aeronautica a Roma, si è tenuto l’evento Welcome Back Voluntas per salutare e dare il bentornato al Col. Walter Villadei, da poco rientrato dalla missione spaziale Ax-3 Voluntas, in Italia in questi giorni per un primo veloce saluto con istituzioni, aziende coinvolte negli esperimenti e rappresentanti dei media prima di tornare negli Stati Uniti dove proseguirà nelle attività programmate post missione.
Sono intervenuti il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, che ha fatto gli onori di casa, il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Prof. Teodoro Valente, e numerosi ospiti istituzionali e rappresentanti della stampa nazionale ed internazionale.
L’evento, organizzato in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana, ha di fatto dato il via al post flight tour della missione Ax-3 Voluntas, nell’ambito della quale il Col. Villadei – nelle tre settimane in orbita, di cui 18 giorni a bordo della Stazione Spaziale Internazionale – ha svolto attività di sperimentazione in microgravità con ricadute positive per l’intero Sistema Paese, coinvolgendo università, centri di ricerca e industrie per amplificare la grande esperienza nazionale applicata allo spazio, in ambito operativo, medico e tecnologico. Per l’Italia, nell’anno in cui ricorrono sessant’anni dal lancio del primo satellite italiano San Marco-1, la missione Ax-3 ha rappresentato il trait-d’union abilitante nell’ambito di una visione strategica che lega sinergicamente, sotto la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero della Difesa, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (con delega allo Spazio), il Ministero dell’Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste, l’Aeronautica Militare e l’ASI, oltre a essere un’occasione privilegiata per continuare a promuovere l’impegno verso un accesso nazionale sicuro ed efficace allo Spazio.
“Bentornato Walter, a nome di tutta l’Aeronautica Militare. Sono veramente contento ed orgoglioso del successo di questa missione, che ha una valenza strategica non soltanto per l’Aeronautica ma per tutto il comparto della Difesa, che insieme alle altre realtà istituzionali del settore come Asi ed Esa, possono veramente fornire un contributo rilevante al Sistema Paese”, ha dichiarato il Generale Goretti. “L’Aeronautica Militare è proiettata verso lo spazio, un’estensione naturale del potere aero spaziale per molti motivi, anche dal punto di vista strategico militare. Non potevamo quindi non raccogliere la sfida di questo nuovo filone della new space economy, salendo a bordo della missione con Axiom e divenendo anche dei facilitatori del dialogo e della cooperazione in questo ambito a livello europeo e mondiale.
Questa missione non solo consolida una tradizione che come Aeronautica e come Italia ci vede protagonisti da ormai sessant’anni, ma dimostra che le strutture istituzionali e industriali del Paese, così come i suoi centri di ricerca, sono assolutamente competitivi e possono realmente fare la differenza e conferma ancora una volta la leadership nazionale in un settore emergente ed in piena espansione. Voluntas non per niente è il nome che è stato dato alla missione, a dimostrazione che se c’è volontà c’è il successo e l’aeronautica è caparbiamente a bordo in questo risultato, con lo sguardo e la visione rivolta sempre avanti e al futuro”, ha concluso il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica.
“La missione Ax-3 è la testimonianza del ruolo e dell’importanza del Made in Italy dello spazio”, ha dichiarato il Prof. Valente nel suo intervento. “È, inoltre, la conferma, se ce ne fosse stata la necessità, della capacità del Paese di fare sistema e di essere all’avanguardia in un settore tecnologicamente sfidante. La collaborazione storica con l’Aeronautica Militare si rafforza in questa missione, che è anche l’occasione per aprire il nostro settore sempre più al coinvolgimento di nuovi attori importanti per lo sviluppo della New Space Economy. Con orgoglio possiamo dire – ha concluso il Presidente ASI – che questo approccio corrisponde a una visione strategica di lungo periodo, che porterà benefici a tutto il Paese. Per questa nuova missione sulla ISS, l’ASI ha supportato e coordinato un ampio gruppo di ricercatori e aziende, che ha sviluppato un insieme di esperimenti scientifici per aiutarci a capire, facilitare, valutare e migliorare la permanenza del genere umano nello spazio. L’Italia ha sempre svolto un ruolo primario a bordo della Stazione Spaziale Internazionale: circa il 50% dei moduli pressurizzati sono stati costruiti nel nostro Paese e come Agenzia siamo presenti in modo permanente sulla Stazione, in virtù del Memorandum of Understanding siglato con la NASA nel 1997, a fronte del quale abbiamo avuto come Paese l’opportunità di volo per gli astronauti e accesso alla ISS per attività di carattere sperimentale. Gli investimenti del Paese nel comparto spaziale parlano da soli. Con poco più di 3 miliardi di euro l’Italia è il terzo paese contributore per le attività dell’ESA, dietro Francia e Germania”.
“Alle spalle di un astronauta che vola c’è un sistema e il compito dell’astronauta è quello di portare avanti il programma che gli è stato assegnato e in questo devo dire che la collaborazione con il mondo accademico, scientifico e industriale è stato estremamente importante.” Queste le parole del Colonnello Villadei nel corso dell’evento. “L’addestramento è la parte fondamentale, non inizia a pochi mesi dal volo ma inizia anni prima […] Da quando iniziamo l’accademia, grazie alla formazione che riceviamo la quale ci porta a ragionare in un certo modo. Familiarizzare poi con un ambiente operativo il quale, nonostante le differenze tra il volo aeronautico e quello spaziale, crea i presupposti fondamentali per poi riuscire anche ad affrontare una missione spaziale.“
Parlando della missione Voluntas, il Colonnello Villadei ha sottolineando quanto: “abbiamo dimostrato che questo è un modello che funziona. Abbiamo messo insieme realtà diverse come quelle del mondo militare, accademico, scientifico e industriale. Tutte queste sono riuscite ad elaborare e a portare avanti insieme un programma efficace, consistente, ricco di contenuti, di innovazione, di ricerca. Questo è il dato fondamentale che emerge dalla missione, questo primo esercizio, questa nuova impostazione funzione e funziona bene.“
“Oggi lo spazio diventa sicuramente un contesto, un ambiente, un dominio dove l’accesso è facilitato ed andremo sempre di più in questa direzione. Questa nuovo approccio pone anche questioni importanti in termini di sicurezza, di protezione e di norme e quindi qui il ruolo che l’Aeronautica, la Difesa può giocare è fondamentale, per assicurare un accesso sicuro allo spazio.” Ha poi concluso dicendo: “Nel corso dell’incontro con il Presidente del Consiglio di ieri ho avuto anche il privilegio di condividere questo importante risultato: con Voluntas l’Italia ha fatto squadra, è diventata una missione di Sistema Paese. E’ stata anche un’occasione importante per rafforzare la collaborazione internazionale. Nella missione AXIOM 3 tra i miei colleghi di equipaggio avevo il primo astronauta turco e il secondo astronauta svedese, un’ulteriore opportunità per rafforzare i rapporti di collaborazioni internazionali anche con molti paesi che solo adesso cominciano ad avere la possibilità di affacciarsi al mondo spaziale. Ancora una volta siamo stati e siamo un po’ apripista come storicamente nella vocazione dell’Italia e questa ha dimostrato che abbiamo delle opportunità delle potenzialità notevoli da poter esprimere nei prossimi anni.“
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