Sono i bambini ospitati in tre centri seguiti da Ai.Bi. e dal suo partner locale UCBUM, situati nel quartiere Buterere, dove la popolazione, bambini compresi, cerca di procurarsi da vivere rovistando nelle discariche della spazzatura che formano vere e proprie colline
Attraverso il progetto finanziato dalla CAI, SPEM Sosenere l’istruzione, la protezione e gli spostamenti dei bambini vulnerabili in Africa orientale, Ai.Bi. offre istruzione e protezione a 410 bambini vulnerabili del Burundi, in partenariato con l’Ong locale, UCBUM.
Nel quartiere di Buterere, una delle aree più povere e abbandonate della città
UCBUM svolge attività nel quartiere di Buterere, situato nella zona nord di Bujumbura, non distante dall’aeroporto, una delle aree più povere, insicure e abbandonate della città. La popolazione del quartiere, composta da minoranze etniche e sfollati sia interni sia dalla Repubblica Democratica del Congo, è senza occupazione e cerca di guadagnarsi da vivere rovistando nella discarica locale. La spazzatura forma vere e proprie colline, e la popolazione cerca di recuperare qualsiasi cosa possa essere riciclata, oltre a residui di carbone. La quantità di rifiuti aumenta quotidianamente, con molti camion che scaricano immondizia in vari punti del quartiere, trasformandolo in una enorme discarica a cielo aperto.
I tre orfanotrofi
Il progetto si rivolge in particolare a tre orfanotrofi:
- Il centro Ruhuka Kibondo, gestito direttamente da UCBUM, che coinvolge 60 beneficiari diretti.
- Il centro Burundi bwa Uno Musi, gestito direttamente da UCBUM, che coinvolge 150 beneficiari diretti.
- Il centro Girimbabazi Tujane, nell’ambito di una iniziativa supportata da UCBUM per la minoranza Twa (pigmei), che coinvolge 200 beneficiari diretti.
I due orfanotrofi gestiti da UCBUM offrono accoglienza giornaliera ai minori del quartiere di Buterere, svolgendo attività nutrizionali, educative, psicologiche, sociali, ricreative e di prima assistenza sanitaria. Offrono anche accoglienza temporanea, inclusa quella notturna, per minori in difficoltà per malattia o abbandono.
I bambini aiutati
Il sostegno educativo di 210 minori seguiti da UCBUM si è concretizzato con l’acquisto di materiale scolastico, vestiario e scarpe per i bambini delle scuole primaria e dell’infanzia. Per la scuola della minoranza Twa, il sostegno è stato garantito a 200 minori con l’acquisto di materiale scolastico.
Ai minori beneficiari è garantita una supervisione attraverso attività ludico-ricreative e socio-educative, che comprendono la creazione di gruppi di ascolto e l’approfondimento di temi utili al loro sviluppo cognitivo, sociale e comportamentale. Tra le attività più apprezzate dai ragazzi tra i 7 e i 17 anni, vi è stata quella di elettronica, culminata nella costruzione di un semaforo.
Gli agenti sociali si occupano anche del follow-up scolastico attraverso visite alle scuole per monitorare il comportamento dei minori, oltre che di sostegno psicosociale e visite a domicilio nei casi in cui è necessario un trattamento. I gruppi di ascolto e discussione hanno aiutato i minori a riflettere sui propri comportamenti e a non considerare esempi da seguire quelli scorretti, come rubare o litigare.
Tutti i minori dei tre centri hanno beneficiato dell’acquisto di alimenti e del sostegno sanitario, inclusi medicinali e visite mediche. Infine, i minori accolti nei due centri gestiti da UCBUM hanno beneficiato dell’acquisto di tre letti e tre materassi nuovi per l’alloggio temporaneo e dell’allestimento delle rispettive biblioteche, molto frequentate, con scaffali, sedie e libri.
Africa. Emergenza Abbandono
Ai.Bi. ha lanciato, nell’Africa Sub-Sahariana, una campagna regionale di contrasto all’abbandono che coinvolge, oltre al Burundi, altri 3 paesi, nei quali l’emergenza abbandono è drammatica: la Repubblica Democratica del Congo, Ghana e Repubblica del Congo (Congo Brazaville).