Affido familiare: domande frequenti - Albero della Vita

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Quanto dura l’affido familiare?

La caratteristica dell’affido è la temporaneità pertanto la durata massima è pari a 24 mesi. Tuttavia la durata è prorogabile nell’ipotesi in cui sia necessaria l’adozione di ulteriori provvedimenti nell’interesse del minore.

È necessario essere sposati per diventare famiglia affidataria?

No, non è necessario che la coppia sia sposata, né che si tratti di una coppia: all’affido possono accedere anche persone singole. Ciò che è richiesto è di avere tempo e risorse sufficienti per rispondere alle necessità del minore.

È necessario avere rapporti con la famiglia del bambino?

Sì, lo scopo dell’affido è il ritorno del minore alla sua famiglia d’origine. Gli affidatari dovranno mantenere i contatti con la famiglia d’origine, conservare la storia del minore, facilitare la relazione tra il minore e la propria famiglia, consentire telefonate del genitore o visite. Per evitare incomprensioni le modalità di relazione vengono definite mediante un’apposita regolamentazione che tiene conto delle esigenze di tutti.

Quali sono i diritti della famiglia d’origine del bambino?

I diritti sono diversi a seconda che l’affido sia consensuale o giudiziario.
Nel caso di affido consensuale la famiglia d’origine ha il diritto di partecipare alle decisioni più importanti che riguardano la vita del minore e deve essere sempre consultata dalla famiglia affidataria.
Nel caso di affido giudiziario il punto di vista della famiglia d’origine va comunque considerato anche se i servizi sociali hanno il potere di scegliere per il bene del minore.

Che età hanno i minori che vanno in affido?

L’affido è applicabile per tutti i minori, da 0 a 18 anni. Nella nostra esperienza l’età media è quella della fascia scuola elementare/media.

A quale medico è iscritto il bambino?

L’affidatario, in relazione ai rapporti con le autorità sanitarie, esercita i poteri connessi con la potestà parentale (L. 149/01, art. 5, comma 1). Se un bambino viene affidato a una famiglia residente nella stessa azienda sanitaria locale, rimane valido il tesserino sanitario e, se ne valuta la necessità, la famiglia affidataria può richiedere la variazione del medico. Qualora l’affidamento avvenga in una famiglia residente in altra azienda sanitaria locale, al minore verrà rilasciato (sulla base della presentazione da parte della famiglia affidataria alla propria ASL della documentazione attestante l’affidamento) un tesserino sanitario rinnovabile ogni sei mesi.

Qual è il compenso che riceve la famiglia affidataria?

La cifra che gli enti titolari corrispondono agli affidatari è concessa indipendentemente dalla loro condizione economica. Si tratta di una somma mensile necessaria al mantenimento del minore e che viene elargita automaticamente all’esito del provvedimento di affido. Le variazioni di contributo dipendono dall’entità dell’impegno richiesto alla famiglia affidataria e dalle decisioni delle singole amministrazioni comunali.

C’è un rimborso spese per interventi sanitari eccezionali?

Sì, la legge prevede, in favore della famiglia affidataria, un rimborso spese per interventi di cura e di particolare rilevanza per il progetto di affidamento. In tal caso occorrerà dimostrare mediante documentazione cartacea le spese sostenute al fine del rimborso.

Sono applicabili agli affidatari le detrazioni d’imposta per carichi di famiglie?

Sì, le detrazioni di imposta per carichi di famiglia sono applicabili agli affidatari se il minore risulta a carico e ciò si evinca dal provvedimento dell’autorità giudiziaria. Tale possibilità deve essere disposta dal giudice tutelare nell’affidamento consensuale e dal tribunale per i minorenni nell’affidamento giudiziario.

Quando viene inserito il minore nel nucleo familiare?

L’inserimento del minore presso la famiglia affidataria avviene a seguito del c.d. abbinamento, ossia l’incontro tra il minore e la famiglia affidataria che verrà formalizzato mediante il provvedimento di affido convalidato dall’autorità giudiziaria.

Quando termina l’affido?

L’affidamento può cessare quando la situazione di temporanea difficoltà che lo ha determinato viene risolta dalla famiglia, da sola o con l’aiuto dei servizi, oppure nel caso in cui la sua prosecuzione rechi pregiudizio al minore.

Come si diventa famiglie affidataria?

Ogni realtà prevede un percorso diverso. Noi organizziamo 3 percorsi formativi l’anno ai quali si può accedere dopo un paio di colloqui preliminari. Alla fine l’Equipe dà un rimando al nucleo sull’idoneità e su quale sarebbe l’abbinamento migliore.

Hai bisogno di più informazioni sull’affido familiare? Contattaci

  • Alessandra Pavani Coordinatrice
Detalles de contacto
web.fondazione@alberodellavita.org