Aumenti fino a 100 euro per famiglie con figli a carico che abbiano fatto una nuova richiesta e nuovi sostegni per vedovi e lavoratori scolastici. Scopri i dettagli

A partire da ottobre 2024, l’Assegno Unico familiare vedrà un significativo incremento per tutte le famiglie che ne hanno fatto richiesta, magari in seguito a una modifica del proprio stato di famiglia. Gli aumenti potranno raggiungere fino a 100 euro per le famiglie che rispettano specifici requisiti, con l’obiettivo di garantire un maggiore sostegno economico, soprattutto per quelle in situazioni di difficoltà, come nuclei con figli piccoli, disabili o gestiti da un solo genitore vedovo.

Le maggiorazioni dell’Assegno Unico

L’assegno base, calcolato in base all’ISEE del nucleo familiare, infatti, può essere incrementato da diverse maggiorazioni, a seconda della situazione specifica. Tra le principali si segnalano:

  • Un aumento del 50% per ogni figlio con età inferiore a un anno.
  • Maggiorazioni del 50% per ciascun figlio tra 1 e 3 anni, se il nucleo ha almeno tre figli e un ISEE pari o inferiore a 40mila euro.
  • Un ulteriore incremento del 50% per famiglie con almeno quattro figli.
  • Per i figli disabili, la maggiorazione sarà proporzionata al grado di disabilità.
  • Le madri con meno di 21 anni riceveranno 20 euro aggiuntivi per ogni figlio.
  • I genitori vedovi potranno beneficiare di un incremento dell’assegno fino a cinque anni dall’evento luttuoso.

Una platea di beneficiari più ampia

In questo modo si estenderà ancora di più la platea dei beneficiari che, secondo le ultime comunicazioni dell’INPS, aggiornate a luglio 2024, conta 6.219.848 nuclei familiari, per un totale di 9.854.566 figli.

Nell’ampliamento delle categorie dei beneficiari, spicca l’inclusione di nuove categorie di lavoratori e famiglie che finora erano escluse, come i genitori vedovi e il personale scolastico. In particolare:

  • I genitori vedovi riceveranno un incremento di 32,40 euro mensili per ogni figlio, a condizione che il coniuge fosse deceduto entro cinque anni dalla richiesta e fosse impiegato al momento della morte.
  • Il personale scolastico, tra cui docenti, personale amministrativo e ATA, assunto con l’avvio del nuovo anno scolastico, avrà diritto alla maggiorazione.

Come ottenere le maggiorazioni

Per accedere a questi nuovi aumenti, le famiglie devono presentare domanda tramite il sito dell’INPS, utilizzando il servizio online apposito. In alternativa, si può chiedere assistenza presso CAF o patronati. È essenziale avere un ISEE aggiornato, poiché l’importo dell’assegno dipende dalla situazione economica: minore è l’ISEE, maggiore sarà il sostegno. Tuttavia, anche senza presentare l’ISEE, si avrà diritto a una quota minima di 57 euro per figlio.

Le date di pagamento di ottobre

Per chi già riceve l’assegno senza variazioni, l’accredito avverrà tra il 16 e il 18 ottobre 2024. Chi ha presentato nuove domande o richiesto modifiche vedrà il pagamento tra il 26 e il 31 ottobre. Questo aggiornamento dell’Assegno Unico si pone come un supporto fondamentale per molte famiglie, aumentando l’equità e offrendo un aiuto economico a chi ne ha più bisogno.

[Fonte: QuiFinanza]

L’Osservatorio statistico sull’Assegno Unico

L’Osservatorio INPS ha pubblicato i dati relativi agli anni 2022 e 2023, confermando l’importanza dell’Assegno Unico. Nel solo 2024 sono stati erogati 11,5 miliardi di euro, che si aggiungono ai 18,2 miliardi del 2023 e ai 13,2 miliardi del 2022.

 L’importo medio per figlio, comprensivo delle maggiorazioni, è di 171 euro, variando da 57 euro per chi non presenta l’ISEE a 224 euro per chi rientra nella classe di ISEE minima (17.090,61 euro).

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