Nonostante le insistenti richieste da parte dei Commercialisti per la proroga del termine al 31 ottobre per l’adesione al concordato preventivo biennale (CPB), il Viceministro all’Economia, Maurizio Leo, conferma la chiusura netta dell’adesione. Si tratta, per Leo, di un’impossibilità oggettiva dovuta ai tempi stretti nei quali non sarebbe più possibile gestire la fase cruciale del concordato preventivo.
L’ottica che si continua a perseguire è quella di una forte collaborazione anche con professionisti ed imprese, per agevolare il lavoro di tutti i soggetti coinvolti. Per questo motivo, l’Agenzia delle Entrate e Sogei hanno condotto un’operazione di fondamentale importanza: dal 14 ottobre (ieri) è disponibile nei cassetto fiscale dei contribuenti la ricostruzione dei redditi per il periodo 2018-22, per poter accedere al ravvedimento speciale previsto peri soggetti ISA che decidono di aderire al CPB.
La scheda esplicativa per l’accesso al CPB
Al fine di rendere più immediata la comprensione dell’istituto del concordato preventivo, l’Agenzia delle Entrate e Sogei hanno predisposto un’apposita integrazione della Scheda di sintesi, già messa a disposizione nel Cassetto Fiscale dei contribuenti, con una tabella contenente gli elementi informativi utili del contribuente, unitamente al calcolo dell’imposta sostitutiva da versare per l’adesione all’opzione di ravvedimento.
La guida esplicativa generale, tramite progetti di sintesi, quantifica le imposte dovute per ciascun periodo della sanatoria (2018-2022), definendo i seguenti ambiti:
- gli effetti dell’adesione al CPB;
- il prospetto sintetico dell’attività economica esercitata;
- elementi informativi legati all’adesione al CPB;
- il nuovo ravvedimento riservato a chi aderisce con il calcolo delle dovute imposte.
I calcoli riportati sono effettuati sulla base di dichiarazioni già presentate, prima della data di entrata in vigore del regime del ravvedimento, ossia il 9 ottobre 2024 (decreto 113/2024).
Le tabelle esplicative indicano, per ciascun periodo di imposta e divise per imposte dirette e IRAP, i seguenti parametri:
- il punteggio ISA del contribuente;
- il reddito dichiarato;
- l’incremento della base imponibile;
- la base imponibile;
- l’aliquota relativa al punteggio ISA;
- l’importo dell’imposta sostitutiva (non inferiore a 1.000 euro).
Redazione redigo.info