Le previsioni si sono rivelate esatte. Dal CdM n. 100, tenutosi nella serata del 15 ottobre, i rappresentanti del governo hanno approvato:
- il disegno di legge di bilancio 2025 e il documento programmatico di bilancio;
- la revisione delle disposizioni in materia di accise;
- le misure urgenti in materia economica e fiscale in favore degli enti territoriali (decreto-legge economico-fiscale).
Legge di bilancio 2025: varate le misure per famiglie, lavoro, imprese e pensioni
Varata la legge di bilancio 2025: così la premier Meloni scrive sui social. La misura dispone interventi con effetti pari, in termini lordi, a circa 30 miliardi nel 2025, più 35 miliardi nel 2026 e oltre 40 miliardi nel 2027, spiega ancora il Ministro Giorgetti (MEF) in una nota dettagliata.
L’approvazione del disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027, è accompagnata dal Documento programmatico di bilancio (DPB) che, conformemente a quanto previsto dalla normativa, sarà trasmesso al Parlamento e alla Commissione europea.
All’interno del quadro economico e sociale nel quale ci troviamo, le misure contenute nel provvedimento si concentrano in primis sulla riduzione della pressione fiscale e sul sostegno ai redditi medio-bassi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Previste, anche, risorse per il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione, per il rifinanziamento del fondo sanitario nazionale, per sostenere le famiglie numerose e per incentivare le nascite. A tal proposito:
- sono confermate e potenziate le misure sui congedi parentali;
- viene introdotta la “Carta per i nuovi nati”, che riconosce 1.000 euro ai genitori con ISEE entro i 40 mila euro;
- è rafforzato il bonus destinato a supportare la frequenza di asili nido (anche prevedendo l’esclusione delle somme relative all’assegno unico universale dal computo dell’ISEE).
Sempre a proposito di sostegno alle famiglie, si rifinanzia per il 2025 la carta “dedicata a te”, nella misura di 500 milioni.
Imprese, lavoro e pensioni
Nel campo lavoro e imprese, in particolare nel Mezzogiorno, si confermano gli incentivi finalizzati all’occupazione dei giovani e delle donne lavoratrici, che saranno riconosciuti anche ai rapporti di lavoro attivati nel biennio 2026-2027. Si confermano, inoltre, la decontribuzione in favore delle imprese localizzate nella ZES e gli incentivi all’autoimpiego nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica.
Per le pensioni, invece, sono confermate le misure della legge di bilancio 2024 e sono potenziate quelle destinate ai lavoratori pubblici e privati che, pur in età pensionabile, mantengono l’impiego.
Infine, tra le coperture più rilevanti, il disegno di legge di bilancio prevede contributi del settore bancario e assicurativo.
Accise, revisione delle disposizioni
Il provvedimento sulle accise approvato dal Consiglio dei Ministri esclude, lo anticipiamo, quelle su benzina e diesel. Si tratta perlopiù di misure di carattere amministrativo che toccano il gas naturale, l’energia elettrica, oli lubrificanti ed altri prodotti affini.
Gas naturale ed energia elettrica. Prevista la revisione delle modalità di accertamento, liquidazione e versamento dell’accisa sul gas naturale ed energia elettrica, mediante un nuovo sistema che si baserà su acconti mensili commisurati a quanto fatturato ai consumatori finali, mese per mese. In tal modo si renderanno più difficili le frodi.
Oli lubrificanti ed altri prodotti affini. Viene introdotta una semplificazione per gli operatori riguardante la possibilità di tenere la contabilità in forma aggregata, solo per prodotti considerati omogenei. Le misure sono atte a semplificare e ridurre il contenzioso.
Decreto economico-fiscale
Le ultime disposizioni approvate in CdM riguardano disposizioni urgenti in materia economica e fiscale, e in favore degli enti territoriali. Di seguito le misure:
- rifinanziamento Ape sociale 2024, attraverso l’incremento di 20 milioni di euro per l’anno 2025, 30 milioni di euro per l’anno 2026, 50 milioni di euro per l’anno 2027 e di 10 milioni di euro per l’anno 2028, dell’autorizzazione di spesa relativa all’indennità APE sociale;
- misure in materia di PNRR: si introduce un complesso di misure urgenti per rafforzare quelle già previste per la riduzione dei tempi di pagamento, dando attuazione alla milestone M1C1-72-bis del PNRR. In particolare, si introduce l’obbligo per le amministrazioni pubbliche di adottare, annualmente, un piano dei flussi di cassa, contenente un cronoprogramma dei pagamenti e degli incassi relativi all’esercizio di riferimento, sulla base di modelli elaborati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato;
- Concordato preventivo biennale. Si modifica, altresì, l’imposta sostitutiva, per le annualità ancora accertabili, dei soggetti che aderiscono al concordato preventivo biennale. I soggetti che hanno applicato gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) e che aderiscono nel termine del 31 ottobre 2024, possono adottare un regime di ravvedimento, versando l’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali nonché dell’imposta regionale sulle attività produttive.
Il decreto adegua la normativa in materia di ravvedimento per i soggetti che aderiscono al concordato preventivo biennale e che per le annualità 2020 e 2021 abbiano dichiarato la presenza di una causa di esclusione dalla applicazione degli ISA in relazione alla diffusione della pandemia da COVID-19.
Melania Baroncini
Redazione redigo.info