Introduzione
DA BRUXELLES
CONSIGLIO EUROPEO
Giovedì 17 ottobre si è riunito il Consiglio europeo. I leader dell'UE hanno adottato conclusioni su: Ucraina, Medio Oriente, garantire un ordine internazionale basato su regole, competitività, migrazione, Repubblica di Moldova, Georgia, relazioni esterne e altri punti.
DAL GOVERNO
PROTEZIONE INTERNAZIONALE
Lunedì 21 ottobre il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di procedure per il riconoscimento della protezione internazionale. Il testo aggiorna con atto avente forza di legge l’elenco dei Paesi di origine considerati sicuri, ovvero: Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Erzegovina, Capo Verde, Costa d’Avorio, Egitto, Gambia, Georgia, Ghana, Kosovo, Macedonia del Nord, Marocco, Montenegro, Perù, Senegal, Serbia, Sri Lanka e Tunisia.
ATTUAZIONE DEL PNRR
Lunedì 21 ottobre il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di lavoro, università e ricerca per la migliore attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Il testo, al fine di garantire il raggiungimento di specifiche milestone del Piano nazionale di ripresa e resilienza in scadenza entro il prossimo 31 dicembre, introduce misure di contrasto al lavoro sommerso, interventi urgenti per fronteggiare la crisi occupazionale dei lavoratori dipendenti delle imprese del settore moda, misure relative al Fondo unico per il pluralismo e l'innovazione digitale dell'informazione e dell'editoria, disposizioni urgenti in materia di reclutamento del personale docente, disposizioni urgenti riguardanti il Consiglio universitario nazionale, misure per l’accelerazione degli interventi strategici in materia di alloggi e residenze universitarie, interventi di ammodernamento strutturale e tecnologico del Campus del Politecnico di Milano.
CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI
Lunedì 21 ottobre il Consiglio dei ministri ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che introduce disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36 (Codice dei contratti pubblici). Di seguito alcune tra le principali novità introdotte.
- Equo compenso: si chiariscono i termini di applicabilità della legge sull’equo compenso (legge 21 aprile 2023, n. 49) al settore dei contratti pubblici, in modo da operare un bilanciamento tra gli interessi. In tale ottica, si introducono specifici criteri per l'affidamento dei contratti relativi ai servizi di ingegneria e architettura e degli altri servizi di natura tecnica e intellettuale.
- Tutele lavoristiche: al fine di orientare l’operato delle stazioni appaltanti sia rispetto al contratto collettivo applicabile al personale dipendente impiegato nell’appalto o nella concessione da individuare nel bando, sia rispetto alla verifica di equipollenza dei contratti, sono stabiliti i criteri e le modalità per l’individuazione del contratto collettivo di lavoro applicabile e per la presentazione e la verifica della dichiarazione di equivalenza delle tutele.
- Digitalizzazione: si apportano modifiche volte a favorire, accelerare e semplificare l’alimentazione del fascicolo virtuale dell’operatore economico; chiarire le regole sulla certificazione delle piattaforme (pubbliche o private) che consentono alle stazioni appaltanti di collegarsi alla Banca dati nazionale di ANAC; prevedere la suddivisione di compiti tra il RUP e il personale delle stazioni appaltanti ai fini del caricamento dei dati sulla Banca dati nazionale dei contratti pubblici; accelerare e semplificare il funzionamento del casellario informatico; rivedere le regole sull’utilizzo di metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni (BIM - Building Information Modeling).
- Revisione prezzi: si definiscono nuove modalità di individuazione degli indici sintetici grazie ai quali commisurare e parametrare l’incremento degli importi contrattuali.
- Qualificazione: si introducono nuovi requisiti premianti; l’obbligo, per le stazioni appaltanti, di monitorare la propria efficienza decisionale nello svolgimento delle procedure di affidamento; incentivi per le stazioni appaltanti non qualificate che scelgono di avvalersi delle stazioni appaltanti qualificate per affidamenti anche al di sotto delle soglie obbligatorie di qualificazione; requisiti flessibili per la qualificazione relativa alla fase di esecuzione; l’erogazione dei corsi di formazione anche da parte di soggetti privati aventi scopo di lucro; l’istituzione, presso l’ANAC, di un Tavolo di coordinamento dei soggetti aggregatori.
- Consorzi: si prevede, tra l’altro, che i consorzi stabili possano avvalersi dei requisiti maturati dalle singole consorziate, anche non esecutrici, al fine di partecipare alle procedure di affidamento di lavori, servizi e forniture e di conseguire l’attestazione di qualificazione.
- Tutela delle Micro, Piccole e Medie Imprese: si prevede che le stazioni appaltanti, con riguardo alla suddivisione in lotti, effettuino adeguate verifiche del mercato di riferimento, nell’ottica di garantire l’effettiva possibilità di partecipazione da parte delle micro, piccole e medie imprese; che le stazioni appaltanti e gli enti concedenti, per gli affidamenti di importo inferiore alle soglie di rilevanza europea, possano riservare il diritto di partecipazione a piccole e medie imprese; che i contratti di subappalto debbano essere stipulati, in misura non inferiore al 20% delle prestazioni subappaltabili, con piccole e medie imprese.
- Fase esecutiva del contratto di appalto: si apportano modifiche alla disciplina riguardante i premi e le penali applicabili agli operatori economici, rispettivamente, per le accelerazioni o i ritardi nell’esecuzione dell’opera.
- Partenariato pubblico privato (PPP): si introducono modifiche in particolare con riferimento alla fattispecie contrattuale della finanza di progetto.
CODICE DEGLI INCENTIVI
Lunedì 21 ottobre il Consiglio dei ministri ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che, in attuazione dell’articolo 3, commi 1 e 2, lettera b), della legge 27 ottobre 2023, n. 160, introduce il Codice degli incentivi. Il testo è volto a riordinare l’offerta degli incentivi statali, rafforzando il coordinamento tra amministrazioni centrali ed enti locali, e a semplificare le procedure e la relativa strumentazione tecnica. Il testo attraversa il processo connesso alla realizzazione del sostegno pubblico mediante incentivi alle imprese, definito “ciclo di vita dell’incentivo”: programmazione, progettazione, attuazione, pubblicità e valutazione dei risultati. Viene data centralità agli strumenti digitali, come il “Registro nazionale degli aiuti di Stato” e la piattaforma telematica “incentivi.gov.it” – entrambi in capo al Ministero delle imprese e del Made in Italy. Inoltre, si provvede alla standardizzazione e razionalizzazione dei processi di utilizzo, di richiesta e di applicazione degli incentivi. A tal riguardo si prevedono disposizioni per uniformare i principali contenuti dei bandi adottati dalle amministrazioni competenti, con la previsione anche di un “bando-tipo”. La realizzazione del Programma Triennale degli Incentivi sarà supportata dallo svolgimento di attività valutative. A tal fine sarà istituito presso il Ministero il “Tavolo permanente degli incentivi”, una sede di confronto tra Amministrazioni responsabili dello Stato, delle Regioni e delle Province Autonome. Si prevede, infine, una disciplina che regola le cause di esclusione all’accesso alle agevolazioni, come per esempio la sussistenza di una causa interdittiva in materia di documentazione antimafia, violazioni delle norme in materia di contributi previdenziali e mancata assicurazione per danni da calamità naturale.
PROCEDURE ISTRUTTORIE DELL’AUTORITÀ ANTITRUST
Lunedì 21 ottobre il Consiglio dei ministri ha approvato un regolamento, da adottarsi con decreto del Presidente della Repubblica, che introduce modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1998, n. 217, concernente regolamento recante norme in materia di procedure istruttorie di competenza dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM). Il testo ha l’obiettivo di implementarne gli strumenti di indagine e decisionali, adeguandoli alle modifiche apportate alla legge n. 287 del 1990 (cosiddetta "legge antitrust") dall'art. 1, d.lgs. n. 185 del 2021, di recepimento della direttiva UE 2019/1, che conferisce alle autorità garanti della concorrenza degli Stati membri poteri più efficaci. Il testo tiene conto dei pareri espressi dalla Sezione consultiva per gli atti normativi del Consiglio di Stato, dalla stessa AGCM e dal Garante per la protezione dei dati personali.
INTERVENTI IN GIUDIZIO
Lunedì 21 ottobre il Consiglio dei ministri ha deliberato la determinazione di intervento nei giudizi di legittimità costituzionale promossi dalle Regioni Toscana e Campania avverso l’articolo 5, commi 1 e 2, del decreto-legge 7 giugno 2024, n. 73, recante: “Misure urgenti per la riduzione dei tempi delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie”.
STATI DI EMERGENZA
Lunedì 21 ottobre il Consiglio dei ministri ha deliberato:
- la dichiarazione dello stato di emergenza, per la durata di sei mesi, in relazione alla situazione di grave deficit idrico in atto nel territorio della Regione Basilicata servito dallo schema del Basento-Camastra in provincia di Potenza e Matera. Per far fronte alle esigenze più immediate è stata stanziata la somma di euro 2.500.000, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali;
- la proroga di dodici mesi dello stato di emergenza già dichiarato in conseguenza degli eventi sismici che si sono verificati il giorno 18 settembre 2023 nel territorio dei comuni di Brisighella in provincia di Ravenna, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Modigliana, Predappio, Rocca San Casciano, Tredozio e della frazione di Bocconi del comune di Portico e San Benedetto in provincia di Forlì-Cesena;
- la proroga di dodici mesi dello stato di emergenza già deliberato in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati, a partire dal giorno 2 novembre 2023, nel territorio delle province di Firenze, Livorno, Pisa, Pistoia e Prato, e delle ulteriori ed eccezionali avverse condizioni meteorologiche che si sono verificate, a partire dal 29 ottobre 2023, nel territorio delle province di Massa-Carrara e di Lucca.
DECRETO ECONOMICO-FISCALE
Martedì 15 ottobre il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia economica e fiscale e in favore degli enti territoriali. Di seguito alcune tra le principali previsioni:
- Rifinanziamento di autorizzazioni di spesa: si dispongono tre rifinanziamenti per la gestione dell’infrastruttura ferroviaria nazionale, il contratto di programma RFI e il servizio civile universale;
- Ape sociale 2024: si incrementa di 20 milioni di euro per l’anno 2025, 30 milioni di euro per l’anno 2026, 50 milioni di euro per l’anno 2027 e di 10 milioni di euro per l’anno 2028, l’autorizzazione di spesa relativa all’indennità APE sociale;
- Grandi eventi: al fine di assicurare l’organizzazione e lo svolgimento dei XX Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026, si incrementa di 25 milioni di euro, per l’anno 2024, l’autorizzazione di spesa già prevista. Inoltre, per consentire al Comitato Italiano Paralimpico di provvedere ai propri fini istituzionali a fronte dei maggiori costi relativi alla XVII edizione dei Giochi Paralimpici 2024, si incrementa di 4 milioni di euro, per l’anno 2024, l’autorizzazione di spesa relativa alla promozione e allo sviluppo della pratica sportiva di base e agonistica delle persone con disabilità. Si autorizza la spesa di 4 milioni di euro per l’anno 2024 in favore di Roma Capitale per le esigenze connesse allo svolgimento delle celebrazioni del Giubileo.
- Forze di polizia: si incrementa di 100 milioni di euro, per l’anno 2024, rispetto all’ammontare previsto a legislazione vigente, lo stanziamento destinato alla remunerazione delle prestazioni di lavoro straordinario già svolte dal personale delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
- PNRR: Si introduce un complesso di misure urgenti per rafforzare le misure già previste per la riduzione dei tempi di pagamento, dando attuazione alla milestone M1C1-72-bis del PNRR. In particolare, si introduce l’obbligo per le amministrazioni pubbliche di adottare, annualmente, un piano dei flussi di cassa, contenente un cronoprogramma dei pagamenti e degli incassi relativi all’esercizio di riferimento, sulla base di modelli elaborati dal Ministero dell’economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato. Inoltre, lo stesso Ministero, al fine di consentire alle amministrazioni di avere la disponibilità delle risorse necessarie per i trasferimenti in favore dei soggetti attuatori, effettuerà, a titolo di anticipazione, i suddetti trasferimenti a carico delle risorse del Fondo Next generation Eu nel termine di 15 giorni decorrenti dalle richieste formulate dalle predette amministrazioni attraverso il sistema informatico ReGis.
- Disposizioni fiscali: si modifica l’imposta sostitutiva, per le annualità ancora accertabili, dei soggetti che aderiscono al concordato preventivo biennale. I soggetti che hanno applicato gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) e che aderiscono nel termine del 31 ottobre 2024, possono adottare un regime di ravvedimento.
- Autonomie territoriali: si riconosce alla Regione Sicilia un contributo pari a euro 74.418.720, per l’anno 2024, in relazione agli effetti finanziari conseguenti alla revisione della disciplina dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e delle detrazioni fiscali connessa all’attuazione della riforma fiscale. Inoltre, si riconosce alla Provincia autonoma di Trento l’importo di euro 5.491.000, relativo al maggior gettito della tassa automobilistica riservata allo Stato per l’anno 2013.
DISEGNO DI LEGGE DI BILANCIO 2025 E DOCUMENTO PROGRAMMATICO DI BILANCIO
Martedì 15 ottobre il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027. Inoltre, il Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti ha illustrato il Documento programmatico di bilancio (DPB) che è stato trasmesso al Parlamento e alla Commissione europea. Per un approfondimento è possibile consultare la notizia a cura della Sede di Roma
ACCISE
Martedì 15 ottobre il Consiglio dei ministri ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo di revisione delle disposizioni in materia di accise. Di seguito le principali previsioni del provvedimento.
- Sistema dl qualificazione dei soggetti obbligati accreditati (SOAC): viene introdotto nel Testo unico delle accise (TUA) un sistema di qualificazione degli operatori, denominato SOAC. La qualifica di SOAC ha validità per 4 anni, è rinnovabile e sostituisce ogni altra procedura per ottenere l’esonero cauzionale. Prevede 3 livelli di qualificazione - base, medio e avanzato - a cui corrispondono gradi diversi di fruizione dei benefici previsti.
- Riforma dell’accisa sul gas naturale: si provvede alla revisione delle modalità di accertamento, liquidazione e versamento dell’accisa sul gas naturale. Il nuovo sistema si baserà su acconti mensili commisurati a quanto fatturato ai consumatori finali mese per mese.
- Vendita di prodotti alcolici: per gli esercizi di vendita al minuto di alcolici (per esempio, i bar) la denuncia all’Agenzia delle dogane e dei monopoli (ADM) sarà assorbita dalla (già prevista) comunicazione di avvio delle attività di vendita di prodotti alcolici assoggettati, da presentare allo Sportello unico per le attività produttive. Il rilascio della licenza sarà richiesto solo per alcune tipologie di deposito di prodotti alcolici e solo al di sopra di prestabiliti volumi minimi.
- Riforma dell’accisa sull’energia elettrica: l’accisa sull’elettricità si applicherà con le medesime modalità del gas naturale.
- Oli lubrificanti e altri prodotti affini: viene introdotta una semplificazione per gli operatori riguardante la possibilità di tenere la contabilità in forma aggregata per prodotti considerati omogenei.
- Prodotti da fumo e rete di vendita dei tabacchi: si prevede l’estensione, da 2 a 4 anni, della durata delle autorizzazioni per la vendita dei prodotti liquidi da inalazione e dei tabacchi lavorati.
DAL SENATO
GESTAZIONE PER ALTRI
Mercoledì 16 ottobre l'Assemblea, con 84 voti favorevoli e 58 contrari, ha approvato in via definitiva il disegno di legge n.