Ecco chi offre sollievo dal mal di testa - A.I.D.O.

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Agire su più fattori, dal sonno al cibo fino all’automassaggio. Evitando alcol e fumo. Ecco tutte le risorse che possiamo impiegare per curare un disturbo che toglie qualità alla vita

di Vita e Salute

“Ho un gran mal di testa, non riesco proprio a fare nulla, nemmeno a dormire”. Probabilmente almeno una volta nella vita è capitato a chiunque di noi, ma purtroppo il mal di testa ricorrente, e a volte invalidante, è un problema davvero molto diffuso, più di quanto si creda.
Secondo infatti la Fondazione Veronesi, il genericamente chiamato mal di testa, nelle sue varie forme, in Italia interesserebbe 26 milioni di persone.
Ma parlare di mal di testa è piuttosto generico. Quindi, anche per poter decidere eventuali interventi, è utile fare delle distinzioni per capire la varietà di manifestazioni del problema.

Le varie tipologie

Cefalea di tipo tensivo
Detta anche di tipo muscolo-tensivo, è il mal di testa più frequente che si presenta come dolore persistente da entrambi i lati della testa, come se questa fosse schiacciata da una fascia molto stretta. Il dolore è da lieve a moderato, che non compromette le attività quotidiane. Dura da mezz’ora a qualche ora ma, raramente, anche diversi giorni. Le cause sono ancora poco chiare ma sembra ci siano relazioni con fattori di stress, errori posturali, digiuno e disidratazione. Questo dovrebbe già dirci qualcosa sui rimedi.
Viene di solito trattata con antidolorifici quali paracetamolo o ibuprofene. Non si tratta di scelte molto raccomandabili dato che il paracetamolo, per esempio, abbatte il glutatione, l’antiossidante più importante dell’organismo riducendo così le difese immunitarie.
Molto meglio seguire uno stile di vita sano con un ritmo sonno-veglia regolare, avere il corpo idratato, fare attenzione allo stress e ridurlo con la meditazione.

Emicrania
Meno frequente della cefalea tensiva, si caratterizza per un dolore pulsante, di intensità moderata o grave, che di solito colpisce solo un lato della testa o la parte anteriore. Si possono presentare nausea, vomito e ipersensibilità a luce e rumore.
Si tratta di un disturbo più disabilitante rispetto al precedente tanto da poter impedire lo svolgimento delle attività quotidiane.
Di solito dura un paio d’ore ma può anche costringere al letto per alcuni giorni. Viene trattata con comuni farmaci, ma potrebbe essere necessario l’intervento medico e terapie preventive.

Cefalea a grappolo
Piuttosto rara, si manifesta con un dolore localizzato intorno all’occhio di un lato della testa, lancinante e insopportabile. Si associa spesso con lacrimazione o arrossamento dell’occhio e naso chiuso o che gocciola. Le crisi si presentano in modo regolare e raggruppate in “grappoli”, come si deduce dal nome. I grappoli avvengono in periodi dell’anno anche per 1 o 2 mesi. Di solito sono necessari farmaci specifici per ridurre il dolore.

Cefalea da ormoni
Si presenta di solito nella donna a causa, per esempio, di variazioni ormonali legate alle mestruazioni, ma può dipendere anche da uso della pillola, menopausa e gravidanza. Nel periodo del ciclo, è importante tenere sotto controllo lo stress, mantenere un ritmo sonno-veglia regolare e assicurarsi di non saltare mai i pasti e di mangiare in modo equilibrato.

Cefalea dovuta a farmaci e antidolorifici
Si tratta degli effetti collaterali, non molto piacevoli, che possono avere alcuni farmaci usati per lunghi periodi. Per colmo dell’ironia, il mal di testa può essere causato dall’uso prolungato di farmaci antidolorifici usati per combattere il mal di testa. Questo tipo di cefalea richiede di interrompere l’uso del farmaco con un peggioramento momentaneo del dolore, che scomparirà progressivamente dopo pochi giorni dalla sospensione.

Manovre che danno sollievo

Se il problema nasce, come spesso capita, da problemi alle vertebre cervicali o all’articolazione temporo-mandibolare, esistono vari tipi di manovre di riduzione delle tensioni che possiamo eseguire. Eccole.

  1. Semplici rotazioni lente del collo: dapprima volgendo varie volte il viso alternativamente verso destra e sinistra fino al limite estremo, poi spostando la testa in avanti e indietro; e infine piegando la testa lateralmente avvicinando l’orecchio quanto possibile alla spalla.
  2.  In ultimo si può circondurre il collo alternando la direzione sempre molto lentamente. È senz’altro utile anche fare pressione col pollice, in maniera statica, che si percepiscono più doloranti facendo gli esercizi. Le pressioni possono riguardare il collo ma anche la fronte nella zona centrale tra gli occhi: le pressioni al limite del fastidio tollerabile, devono durare abbastanza a lungo, fino a quando il dolore, inizialmente più acuto, comincia a calare.
    Può essere utile rivolgersi allo Shiatzu.

Alcune sostanze utili
  • Premesso che se un po’ di qualcosa fa bene, sia chiaro che l’abuso di qualsiasi cosa fa sempre male. Anche se sembra banale, ma molti studi hanno trovato una correlazione inversa tra l’emicrania e il bere acqua. In altre parole, più si beve e meno si possono avere attacchi di mal di testa. Naturalmente stiamo parlando di acqua naturale e non di bibite gassate e zuccherate pericolose per la salute.
  • Utile contro il mal di testa è bere una tazza di caffè o di tè: la caffeina, infatti, è un aiuto nel ridurre i sintomi della cefalea muscolo-tensiva e dell’emicrania, perché provoca un rilassamento dei vasi sanguigni, favorendo la circolazione e alleviando quindi la tensione. Agisce come un vero e proprio analgesico. Naturalmente è bene assumere caffè lontano dalle ore del sonno per evitare problemi nell’addormentarsi, cosa che invece provocherebbe una maggior probabilità di mal di testa.
  • Altro elemento naturale sicuramente utile è il magnesio, un sale minerale la cui dose raccomandata è di circa 240 mg al giorno. Lo si raccomanda in particolare a coloro che soffrono di emicrania cronica. Il magnesio si trova facilmente più che altro in alimenti vegetali come bietole, spinaci, carciofi, frutta secca, semi oleosi e alcuni frutti, come i fichi, banane e prugne secche, oltre che in molte erbe aromatiche. Se si decide di ricorrere a integratori, è bene farlo in modo moderato perché si potrebbe avere qualche disturbo digestivo temporaneo.
  • Altre sostanze naturali importanti che si ritrovano negli alimenti sono i grassi della serie Omega-3, presenti in alcuni tipi di pesce, nella frutta secca, nell’avocado e in molti altri alimenti di origine vegetale. Molti studi clinici hanno dimostrato l’effetto benefico di questi acidi grassi nell’emicrania ma anche in molte malattie infiammatorie ed autoimmuni.
Regole d’oro

Infine, ecco alcuni consigli pratici per la prevenzione.

  • Smettere di bere alcolici e in particolare superalcolici.
  • Smettere di fumare.
  • Prendere il caffè in dose moderata ma lontano dalle ore di sonno.
  • Non passare tempo davanti a schermi nelle ore prima di dormire.
  • Mangiare in modo equilibrato.
  • Dormire il tempo necessario.
  • Fare esercizio fisico.
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