INNOVATION DAYS 2024 – LAZIO | BANCA IFIS - Format Research

Compatibilidad
Ahorrar(0)
Compartir

 28 novembre 2024

Un sistema territoriale tra voglia di innovazione e sfida del Giubileo

Il 28 novembre, in occasione del sesto appuntamento del 2024 degli Innovation Days, il road show organizzato da Il Sole 24 Ore e Confindustria che racconta l’economia italiana attraverso le eccellenze regionali, Banca Ifis ha presentato il Market Watch dedicato al Lazio, realizzato anche su dati Format Research.

Seconda regione italiana per quota di PIL prodotto, il Lazio presenta eccellenze e grandi specializzazioni produttive, impegnate nella digitalizzazione ed efficienza di produzione

Vantando una rilevanza strategica per il Paese, non solo per la presenza della Capitale sul suo territorio ma anche per l’importante quota di PIL che produce (11%, la seconda più elevata dopo la Lombardia), il Lazio è sede di numerose corporation italiane, sintomo della volontà di rafforzare la collaborazione tra imprese e istituzioni; presenta inoltre eccellenze e grandi
specializzazioni produttive, a partire da quelle farmaceutiche.
Le difficoltà riscontrate dal secondo semestre dal 2023 hanno reso negativa la view degli imprenditori locali che rilevano per l’anno in corso uno scenario macroeconomico meno favorevole rispetto allo scorso anno (lo è per il 43% delle aziende intervistate vs 12% più favorevole), principalmente a causa dell’instabilità geopolitica e della diminuzione della domanda.
Ne deriva una previsione di fatturato 2024 delle Pmi locali in calo rispetto al 2023 (-0,9%, in linea con il prospettato calo a totale Italia pari a -0,8%): sulle aspettative pesano negativamente i costi, dalle materie prime al personale.
Apportano viceversa un contributo positivo all’evoluzione dei ricavi la tecnologia e la competitività di prodotto: consapevoli che questi ultimi due fattori costituiscono un volano per la crescita, nonostante la previsione di ricavi in calo gli imprenditori locali non fermano gli investimenti: un imprenditore su 6 prevede di aumentarli nel 2024, uno su 5 nel 2025 (altri 7 su 10 li manterranno costanti in entrambi gli anni).
Numerose le aree su cui si distribuiscono gli interventi, a partire dalla digitalizzazione, le innovazioni organizzative e gli interventi su processo e prodotto.
A fronte di una sostanziale invarianza nel complesso del Paese, nel 2023 le esportazioni della Regione sono diminuite del 9,7% (con una flessione più accentuata nell’area UE); solo parziale il recupero nel primo semestre del 2024 (+6,7%).
Più della metà delle Pmi laziali esportano: per queste, dal mercato estero deriva il 43% del fatturato (di cui due terzi dai mercati UE). Il peso dell’export è previsto in aumento nel 2024 da un’azienda esportatrice su 5 (1 su 10 lo prevede in calo).

La situazione della liquidità aziendale non desta preoccupazione e spinge quindi gli investimenti

Nonostante le difficoltà del contesto economico e il previsto lieve calo dei ricavi, il 75% degli imprenditori laziali ritiene che la situazione della propria liquidità aziendale rimarrà invariata mentre per il 6% migliorerà; solo il 19% ne prevede un peggioramento.
La liquidità aziendale delle imprese laziali sarà infatti supportata da oculati investimenti e politiche di marketing. Ciò nonostante, per meglio affrontare eventuali imprevisti di mercato, più della metà delle imprese rimane cauta sulla liquidità: ha già negoziato o sta per negoziare con i fornitori tempi di pagamento più lunghi, con l’obiettivo di preservare la buona stabilità
finanziaria.
Autofinanziamento e credito bancario emergono come le principali fonti di finanziamento.
Nei rapporti con la banca, l’imprenditore laziale predilige i canali digitali: remote banking insieme a phone e mobile banking limitano al 29% le attività che implicano un contatto diretto con il personale bancario.
Per quanto riguarda i cambiamenti che coinvolgono l’assetto dell’impresa o la sua attività, l’19% delle Pmi locali è impegnato in almeno un’operazione straordinaria entro il biennio 2024-2025.
Il passaggio generazionale in azienda è tema di grande attualità che coinvolge il 52% delle Pmi laziali: il 23% lo sta già affrontando, il 13% lo ha già affrontato e risolto. In 8 casi su 10, il passaggio generazionale si concretizza nella trasmissione della conduzione dell’impresa a un familiare; nell’11% delle situazioni, l’azienda si rivolge ad un advisor.
Il 53% delle Pmi laziali (contro il 60% a totale Italia) ha già effettuato investimenti in sostenibilità o li effettuerà entro il prossimo anno, con focus principale sugli investimenti volti all’efficientamento energetico, la riduzione, il riciclo e lo smaltimento dei rifiuti e la transizione verso energie rinnovabili.
I principali obiettivi perseguiti con gli investimenti per la transizione sostenibile sono il contenimento dei costi nel lungo periodo, l’aumento delle vendite e il miglioramento della brand reputation.
La sostenibilità sempre più importante nella scelta dei fornitori: in un solo anno la quota di chi seleziona solo fornitori «sostenibili» è aumentata di 8 p.p., passando dal 20% al 28% (vs 20% a totale Italia). Particolarmente selettivo il settore manufatturiero (40%).

L’analisi delle dinamiche settoriali restituisce Tecnologia e Chimica & farmaceutica come industry champion, con brillanti prospettive di crescita e previsioni di crescita occupazionale

Tra i diversi settori produttivi dell’economia locale si distinguono Tecnologia e Chimica & farmaceutica, a conferma della rilevanza dei processi di innovazione: i due settori si contraddistinguono non solo per la positiva stima di crescita del fatturato nel 2024 ma anche per la buona situazione della liquidità aziendale e il previsto incremento occupazionale.
Sul versante opposto, meno favorevole il quadro prospettato per il comparto Moda (previsione di fatturato per l’anno 2024 pari a -3,1%, quota di Pmi del settore che prevede un peggioramento della situazione della liquidità aziendale al 17%, occupazione prevista in calo per il 20% degli imprenditori).

Giubileo 2025, una sfida logistica e infrastrutturale

Il Giubileo 2025 ormai alle porte (si aprirà ufficialmente il 24 dicembre 2024) rappresenta una straordinaria occasione di sviluppo per la capitale e il territorio: durante tutto l’Anno Santo sono infatti attesi nella Capitale più di 32 milioni di turisti religiosi, un numero «enorme» di persone che andrà accolto e gestito in modo sostenibile e coordinato.
L’afflusso di visitatori non solo stimolerà la domanda di strutture ricettive ma creerà anche una serie di opportunità per investitori e operatori del settore immobiliare e turistico. In preparazione dell’anno giubilare sono stati inoltre avviati una serie di interventi di riqualificazione, modernizzazione e ammodernamento della città di Roma, del suo patrimonio culturale e delle sue infrastrutture: complessivamente il Piano Giubileo 2025 contempla 660 progetti, per un valore totale di 2,2 miliardi di euro, finanziato con fondi giubilari e dal PNRR; a questi si aggiungono altre risorse (comunali, regionali, nazionali e PNRR) destinate a Roma Capitale, per un investimento complessivo di 4,8 miliardi di euro, un heritage per le comunità e il sistema produttivo.
Gli interventi sono volti alla riqualificazione e valorizzazione dei luoghi della Roma cristiana e pagana, al potenziamento della viabilità veicolare, alla manutenzione straordinaria delle linee della metropolitana A e B e alla cura del territorio. Oltre a riqualificare i luoghi della Chiesa, a rendere la città più accogliente e a consentire lo svolgimento dei grandi eventi, gli investimenti mirano anche alle periferie più lontane dal centro e dalle aree più direttamente interessate ai pellegrinaggi.
I soli interventi finanziati con fondi giubilari e dal PNRR genereranno un indotto attivato dalle imprese coinvolte di ~1,6 mld €, distribuito su una molteplicità di settori produttivi, sostenendo così il sistema economico locale.

(INNOVATION DAYS 2024 – LAZIO – Roma Foto di F Ascani Format Research)

Detalles de contacto
redazione