La Competition and Markets Authority (CMA), autorità britannica antitrust, sta indagando su un possibile abuso di posizione dominante da parte di Google. L’inchiesta copre il raggio d’azione nel mercato internazionale di Google Search e del suo impatto su consumatori e imprese.
I tanti fronti di Google
La CMA con questa indagine intende verificare l’attuale e reale posizione del colosso e soprattutto controllare la possibilità di una scelta obbligata per l’utente con una preferenza verso i propri servizi. Secondo le dichiarazioni rilasciate dall’autorità inglese, è in programma anche verificare la liceità della raccolta e dell’uso di dati oltre alla loro quantità.
Attualmente nel Regno Unito è vigente un nuovo regime di concorrenza (dall’inizio del 2025) che stabilisce regole simili a quelle del DMA europeo (Digital Markets Act).
Ma questo non è il primo altolà per il colosso americano. Oltre alle battaglie antitrust in Europa, in queste ultime settimane, l’OTT si è dovuto confrontare anche con gli ultimatum giudiziari in casa propria.
Infatti, da ben 4 anni in America il DOJ (Department of Justice) sta avanzando accuse di monopolio nei confronti di Google, ma ultimamente la tolleranza del governo USA sembra essere esaurita. L’intervento radicale che si vorrebbe mettere in atto sembra intenzionato a spezzettare Big G per ovviare a ogni possibile problema legato al monopolio.
La CMA chiude la sua dichiarazione affermando che spetta a loro “garantire che le persone ottengano il pieno vantaggio di scelta e innovazione nei servizi di ricerca e ottengano un trattamento equo, ad esempio nel modo in cui i loro dati vengono raccolti e archiviati. E per le aziende, che siano un motore di ricerca concorrente, un inserzionista o un’organizzazione di notizie, vogliamo garantire che ci sia un campo di gioco equo per tutte le aziende, grandi e piccole, per avere successo“.
Articolo di T.S.
L’articolo UK vs Google, antitrust indaga su abuso posizione dominante proviene da Notiziario USPI.