Le RSA come spazi aperti: giovani e anziani insieme per nuove relazioni - Sacrafamiglia

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Questo è il riassunto di un articolo che compare nel numero di aprile del nostro periodico “Sacra Famiglia”. Leggi in fondo come riceverlo a casa gratuitamente

Le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) non sono più solo luoghi di cura per anziani, ma spazi vivi e aperti alla comunità. A Lecco e provincia, il progetto “RSA, dove le generazioni si incontrano”, sostenuto da Fondazione Comunitaria del Lecchese e Fondazione Fratelli Frassoni, sta trasformando queste strutture in ambienti di incontro tra giovani e anziani, promuovendo nuove abitudini di condivisione e solidarietà.

Grazie alla partecipazione di scuole e studenti, le RSA coinvolte – tra cui la Borsieri-Colombo di Lecco e la RSA di Regoledo di Perledo, entrambe di Fondazione Sacra Famiglia – apriranno le porte a ragazzi e ragazze che porteranno energia e nuove prospettive. Attraverso percorsi di alternanza scuola-lavoro (PCTO) e altre attività, gli anziani ospiti potranno vivere momenti di confronto e socialità con le nuove generazioni.

Oltre agli incontri diretti, il progetto prevede una ricerca sociale per ascoltare i giovani (14-18 anni) e i cosiddetti “giovani-anziani” (65-74 anni). L’obiettivo? Capire come rendere le RSA luoghi dove il dialogo tra generazioni diventa la norma, non l’eccezione.

Un nuovo modello di RSA: più aperte, più vive
Il progetto punta a creare una consuetudine che duri nel tempo: le RSA non saranno più spazi chiusi, ma punti di riferimento per l’intera comunità. Il coinvolgimento costante delle nuove generazioni non solo migliorerà la qualità della vita degli anziani, ma costruirà anche ponti tra passato e futuro, favorendo una cultura di cura e inclusione.

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