Formazione in agricoltura: credito d'imposta per giovani imprenditori - redigo.info

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È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 120 del 26 maggio 2025 il decreto del 1° aprile 2025 del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, che disciplina i criteri e le modalità di accesso al contributo sotto forma di credito d’imposta destinato alla partecipazione a corsi di formazione inerenti alla gestione dell’azienda agricola. L’incentivo è rivolto ai giovani imprenditori agricoli, e copre l’80% delle spese sostenute nel corso del 2024, purché debitamente documentate, fino ad un massimo di 2.500 euro per ciascun beneficiario.

Il beneficio è riservato agli imprenditori agricoli di età superiore a 18 anni e inferiore a 41 anni compiuti, che abbiano avviato l’attività a partire dal 1° gennaio 2021. Il requisito anagrafico deve essere soddisfatto nel momento in cui le spese ammissibili sono effettivamente sostenute. Per ottenere il credito, i soggetti interessati dovranno comunicare all’Agenzia delle Entrate l’ammontare delle spese sostenute tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2024, secondo le modalità che saranno definite con apposito provvedimento del direttore dell’Agenzia, da emanarsi entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto. Tale provvedimento approverà:

  • il modello di comunicazione;
  • le istruzioni operative;
  • il contenuto e le modalità di trasmissione;
  • la data di inizio per l’invio, che non potrà essere oltre 30 giorni dalla data del provvedimento.

Il credito potrà essere utilizzato esclusivamente in compensazione, tramite modello F24, inviato attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, pena il rifiuto del versamento. L’utilizzo sarà consentito non prima della conclusione del corso di formazione e, comunque, dal terzo giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del provvedimento attuativo.

È fondamentale che il credito utilizzato non superi l’importo spettante: eventuali eccedenze comporteranno lo scarto dell’operazione. Infine, il credito d’imposta dovrà essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui è stata trasmessa la comunicazione all’Agenzia delle Entrate.

Redazione redigo.info

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