Referendum, l'appello del segretario Spi Cgil Adriano Filice: “Questo voto riguarda tutti noi” - SPI CGIL Veneto

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Esercitare il proprio diritto-dovere al voto domenica 8 e lunedì 9 giugno è un atto importante che risulterà di peso determinante anche per il nostro futuro. Dall’esito della consultazione referendaria su Lavoro e Cittadinanza dipenderanno infatti i rapporti di forza al momento di riprendere, nel dopo voto, il confronto su alcune partite di assoluto rilievo come i salari, l’assistenza sanitaria, la previdenza, i diritti sociali e civili.

Come Spi Cgil Verona invitiamo pensionate e pensionati ad andare a votare e a far votare, perché soltanto un lavoro stabile, tutelato e sicuro può consolidare le basi di un sistema pensionistico sano e garantire un futuro lavorativo e pensionistico dignitoso alle nuove generazioni.

In gioco ci sono, inoltre, alcuni aspetti fondanti della nostra democrazia. Chi oggi invita all’astensione o vede una soluzione nell’andare a votare solo per alcuni quesiti è spesso un politico eletto da una minoranza di cittadini. Ma, come appuntano molti osservatori, in un periodo storico in cui le maggioranze politiche alla guida di governi nazionali e dI giunte locali raccolgono il consenso di una sempre più ristretta percentuale di cittadini votanti, professare l’astensionismo non è soltanto irresponsabile, deve spingere ad una forte indignazione.

La democrazia vive di partecipazione delle cittadine e dei cittadini e il referendum è uno strumento fondamentale di democrazia diretta. Andare a votare e votare 5 SÌ vuol dire volere un Paese diverso dove ci sia un lavoro dignitoso, non precario, pagato bene e soprattutto sicuro. Invitiamo tutti, a partire da pensionate e pensionati, a recarsi alle urne perché questo voto riguarda tutti noi.

Adriano Filice, Segretario generale Spi Cgil Verona

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