L’OIPA sostiene la nuova campagna promossa dalla Fondazione Capellino per raccogliere firme contro la caccia. Lo slogan “Niente giustifica la caccia” accompagna questa iniziativa, trasmessa sugli schermi televisivi dal 4 ottobre, giorno di San Francesco. Uno spot potente che mette in luce l’assurdità dell’attività venatoria attraverso un’immagine molto significativa: un cane da caccia che abbassa il fucile del suo proprietario mentre si prepara a sparare.
Da sempre impegnata nella tutela degli animali, la Fondazione Capellino è un ente senza scopo di lucro finanziato da Almo Nature, azienda di pet food dei fratelli Pier Giovanni e Lorenzo Capellino. La loro missione si basa su un modello di economia circolare, reinvestendo i profitti nella tutela ambientale.
L’OIPA si schiera senza esitazioni contro il cosiddetto “Disegno di Legge sparatutto”, che vuole amplificare i privilegi dei cacciatori a discapito della tutela della biodiversità.
Le già numerose concessioni sono destinate ad aumentare, dando ai cacciatori libertà di uccidere ovunque e in qualsiasi momento: dalla caccia in febbraio, alle battute sulla spiaggia, sul ghiaccio, nelle foreste demaniali, con il silenziatore, sui valichi montani, e con l’introduzione di nuove specie da abbattere e richiami vivi.
Se questa legge dovesse passare, i nostri boschi e le campagne rischierebbero di trasformarsi in veri e propri campi minati, mettendo a serio rischio la sicurezza pubblica.
Lo scorso 19 settembre, l’OIPA ha partecipato alla consegna di oltre 53.000 firme raccolte a sostegno di una legge di iniziativa popolare per l’abolizione della caccia. Insieme a numerose associazioni ambientaliste e scientifiche, continua a rivolgere un appello ai parlamentari affinché non si rendano complici di uno scempio senza precedenti.
Per rafforzare questa richiesta, aderiamo alla campagna della Fondazione Cappellino invitandovi a firmare la petizione allegata, affinché il Senato respinga il Disegno di Legge che mira a modificare le norme attuali.
Unisciti a OIPA e alla Fondazione Cappellino: non lasciamo che il futuro dei nostri boschi sia nelle mani di chi imbraccia i fucili!