Iniziativa europea per la resilienza ai cambiamenti climatici e la gestione dei rischi legati al clima - quadro integrato

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Il contesto

I cambiamenti climatici sembrano essere la sfida più importante per i decenni a venire. In Europa le temperature aumentano ad una velocità due volte superiore rispetto al resto del mondo e l'impatto viene già avvertito. Le società, le economie, le vite umane e i mezzi di sussistenza sono sempre più vulnerabili ed esposti ai rischi climatici, ma nel frattempo le politiche non riescono a tenere il passo. 

Questa iniziativa, nella forma di un regolamento, intende fornire un quadro integrato affinchè i paesi dell'UE possano avviare azioni adeguate alle sfide future. 

In linea con gli orientamenti politici della presidente della Commissione, il regolamento per la resilienza ai cambiamenti climatici e la gestione dei rischi climatici definirà un quadro esaustivo e un piano d'azione per sostenere gli Stati membri, in particolare nella fase di preparazione e pianificazione, e garantire valutazioni periodiche dei rischi basate su dati scientifici.  

Si inserisce in un'agenda strategica più ampia volta a rafforzare la prosperità, la sicurezza e la competitività dell'Europa, in sinergia con le altre disposizioni in materia di resilienza e preparazione ai cambiamenti climatici (la bussola per la competitività,la strategia dell'Unione in materia di preparazione,la comunicazione sulla visione per l'agricoltura e l'alimentazione, il prossimo quadro finanziario pluriennale, il patto per l'industria pulita; la strategia per la resilienza idrica; il patto europeo per gli oceani; il piano d'azione per il continente dell'IA).  

L'oggetto della consultazione

Il regolamento si inquadra nella strategia dell'UE di adattamento del 2021,  e nel contesto delle disposizioni relative all'adattamento contenute nella normativa europea sul clima del 2021, del regolamento sulla governance dell'Unione dell'energia e dell'azione per il clima del 2018 e sulla comunicazione della Commissione sulla gestione dei rischi climatici e sui progressi compiuti nell'ambito della missione dell'UE sull'adattamento. Le ingenti perdite, distruzioni e costi derivanti dagli impatti e dai rischi legati al clima, tra cui ondate di calore, siccità e forti precipitazioni più frequenti e intense colpiscono sia le popolazioni urbane che quelle rurali. La valutazione europea dei rischi climatici ha individuato 36 rischi principali e ha dimostrato che possono interagire per dar luogo a sfide sistemiche che interessano l'ambiente edificato e le infrastrutture, i sistemi alimentari, la salute umana, l'economia e le finanze pubbliche, gli ecosistemi e le acque – tutti settori fondamentali per la vita e l'economia.  

La preparazione e la gestione efficace dei rischi climatici per l'UE e gli Stati membri incontra una serie di forti ostacoli: - comportamentali (pregiudizi cognitivi, visione a breve termine, consapevolezza e percezione dei rischi, negazionismo e disinformazione); - finanziari e fallimenti del mercato; - istituzionali (governance debole, politiche incoerenti o inadeguate, dinamiche di potere, interessi acquisiti, gruppi vulnerabili non adeguatamente rappresentati, cicli elettorali brevi, lavoro a comparti stagni e dispersione della responsabilità); - normativi (ad esempio regolamenti o leggi inadeguati o contrastanti, obbligo giuridico vigente di compiere progressi in materia di resilienza e adattamento non accompagnato da disposizioni per facilitarne l'attuazione, disposizioni inadeguate in materia di informativa dei rischi); - relativi a conoscenza e all'informazione.  

Per affrontarli è necessaria un’azione  sinergica a livello unionale, nazionale, regionale e locale. L'azione dell'UE è pertanto essenziale. Dal 1992, inoltre l'UE è impegnata a livello internazionale nel quadro di accordi globali sui cambiamenti climatici, che includono la necessità di fare progressi costanti verso l'obiettivo mondiale di adattamento di cui all'articolo 7 dell'accordo di Parigi.  

L'obiettivo principale del regolamento è pertanto stabilire un approccio a livello di UE più ambizioso, globale e coerente alla resilienza e alla preparazione ai cambiamenti climatici, che riguardi sia i singoli Stati membri sia l'UE nel suo complesso, garantendo che tutti gli investimenti esposti agli impatti dei cambiamenti climatici siano concepiti per far fronte ai rischi climatici che potrebbero manifestarsi nel corso della loro durata utile ("resilienza fin dalla progettazione").  Sarà strategico l'uso di dati satellitari e in situ, dell'intelligenza artificiale e di strumenti, servizi e applicazioni (digitali e di altro tipo) per le valutazioni dei rischi climatici, la pianificazione, l'attuazione, il monitoraggio, la rendicontazione e l'analisi.  

Centrale sarà l'approccio "One Health" e una "resilienza giusta", nel rispetto dei diritti fondamentali e dell'uguaglianza e riconoscendo anche le differenze territoriali in termini di rischi e impatti climatici L'Europa intende posizionarsi come leader mondiale nella resilienza ai cambiamenti climatici e  contribuirà positivamente non soltanto all'obiettivo di sviluppo sostenibile (OSS) n. 13 relativo all'azione per il clima, ma anche ad altri OSS, sostenendo la prosperità e la sicurezza nell'ambito delle politiche settoriali.

Il periodo

La consultazione è aperta dal 1 dicembre 2025  al  23 febbraio 2026 

Per approfondire

Link alla consultazione sul sito “Have your say”

Ultimo aggiornamento: 05-12-2025 12:03
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