È stata l’elegante Sala Affreschi del Municipio di Mezzane di Sotto, ad ospitare questa mattina la conferenza di fine anno del GAL Baldo-Lessinia, un’occasione per l’associazione presieduta da Ermanno Anselmi per presentare alla stampa e agli stakeholder del territorio i risultati aggiornati del Programma di Sviluppo Locale F.U.T.U.R.A. 2023–2027.
Dopo l’apertura affidata ai saluti istituzionali del sindaco Giovanni Carrarini, il presidente Anselmi e la direttrice Elisabetta Brisighella hanno illustrato un quadro di avanzamento che, a meno di due anni dall’avvio, può già definirsi molto positivo per portata economica, capacità di attivazione e impatto sociale.
Finanziati 176 progetti e attivati 8,6 milioni di euro sul territorio
La dotazione iniziale del PSL, pari a 5 milioni di euro, è stata aumentata a 5,8 milioni da parte della Giunta Regionale, con due successivi provvedimenti, al fine di garantire il pieno utilizzo delle risorse disponibili. Al 31 ottobre 2025 risultano infatti 176 i progetti finanziati, per un impatto complessivo – tra contributi pubblici e co-finanziamenti privati – che sfiora gli 8,6 milioni di euro, arrivando alla cifra di 8.597.567 euro.
Scendendo più nel dettaglio, F.U.T.U.R.A. ha messo a bando un totale di 6.351.520 euro di risorse pubbliche attraverso otto interventi, di cui due ancora in fase di istruttoria con importi non ancora concessi.
Il successo ottenuto non riguarda solo la quantità ma anche la diversificazione proprio degli interventi attivati. Tra gli investimenti sostenuti figurano azioni dedicate al rafforzamento delle imprese agricole, alla trasformazione dei prodotti tipici, all’innovazione, al rilancio dell’artigianato locale, alla crescita dell’imprenditoria extra-agricola e alla creazione di nuovi servizi collettivi, culturali e sociali. Una ricaduta che testimonia come la Strategia di sviluppo del GAL, quando ben programmata, sia in grado di incidere in modo concreto sulle dinamiche economiche e sulla qualità della vita delle comunità rurali.
Il presidente Anselmi ha sottolineato con soddisfazione anche il profilo dei beneficiari: tra i soggetti privati finanziati, la presenza di giovani under 40 e donne titolari d’azienda supera complessivamente la soglia del 45%, confermando la mission del GAL nel rendere i territori montani e collinari luoghi di possibilità e impresa per le nuove generazioni e per l’imprenditoria femminile.
Parallelamente al sostegno al mondo produttivo, il GAL ha favorito il rafforzamento dei servizi e delle infrastrutture per le comunità locali, sostenendo Comuni ed enti pubblici nella rigenerazione di spazi condivisi, nella creazione di luoghi di cultura e formazione, nell’introduzione di servizi educativi, di mobilità per anziani o persone fragili e in progetti di welfare territoriale. In questo solco si colloca anche la “Casetta di Marcemigo: fucina di comunità”, modello emblematico di coprogettazione e rigenerazione partecipata, nato dopo un percorso di consultazione e restituito alla collettività come presidio sociale nella frazione di Tregnago.
«In meno di due anni, grazie a una gestione efficiente e a un grande impegno collettivo, siamo riusciti a dare risposte concrete alle esigenze del territorio» – ha dichiarato Anselmi – «un risultato tutt’altro che scontato, reso possibile dal lavoro congiunto tra staff, partenariato, enti locali, imprese e altri soggetti, AVEPA SUA di Verona e la Direzione AdG FEASR Bonifica Irrigazione della Regione del Veneto, in un processo partecipato che ha trasformato la Strategia F.U.T.U.R.A. in un vero motore di sviluppo».
Il presidente ha quindi ricordato che l’azione del GAL non si ferma a quanto finora realizzato: «Abbiamo già gettato le basi per i prossimi anni e stiamo ragionando sulla prossima Programmazione, perché crediamo nella continuità delle politiche LEADER come strumento per dare stabilità, competitività e visione ai territori rurali».
Annunciate le prime iniziative per il 2026 e l’avvio di un nuovo bando
Nel corso della conferenza, la direttrice Brisighella ha anticipato che nel corso del 2026, a fronte degli investimenti e delle risorse impegnate, verrà attivato un nuovo bando destinato a sostenere ulteriori azioni di crescita, sviluppo e attrattività sul territorio di riferimento del GAL.
«I prossimi anni – ha spiegato Brisighella – saranno dedicati al consolidamento strutturale del modello sperimentato finora, con una grande attenzione alla costruzione di reti, al coinvolgimento dei cittadini nei processi decisionali e al dialogo tra pubblico e privato come leva di sviluppo».
Il Manifesto dei GAL e il lavoro del Coordinamento regionale
Ampio spazio è stato dedicato anche all’attività del Coordinamento regionale dei GAL veneti, organismo di confronto strategico di cui il GAL Baldo-Lessinia ha recentemente assunto la vicepresidenza (al GAL Montagna Vicentina la presidenza).
Anselmi ha ricordato l’importanza dell’incontro di Lugo di Vicenza del 2 luglio, occasione nella quale i GAL hanno condiviso assieme agli attori economici del partenariato, riflessioni, preoccupazioni e visioni comuni sul futuro della PAC, sul ruolo dello strumento LEADER e sulla necessità di difendere le aree marginali e montane dal rischio di progressivo depotenziamento. Quel momento ha portato alla redazione e condivisione del Manifesto, documento che oggi è stato illustrato pubblicamente.
Il Manifesto raccoglie priorità operative e obiettivi politici condivisi: attenzione alle comunità rurali, equità nella ripartizione delle risorse, riconoscimento del valore dei territori rurali, consolidamento del ruolo dei GAL nelle strategie regionali ed europee, innovazione sociale, partecipazione civica e presidio dei servizi nelle aree interne.
«Il percorso che stiamo portando avanti con il Coordinamento regionale ci rende più consapevoli delle fragilità, ma anche delle potenzialità straordinarie dei nostri territori» – ha osservato Anselmi – «e il Manifesto dimostra che il Veneto sa fare squadra. I GAL, insieme ai partner istituzionali e socio-economici, stanno lavorando affinché le comunità rurali e montane non solo siano ascoltate, ma diventino protagoniste – come ha recentemente sottolineato anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – nella costruzione delle politiche regionali ed europee che le riguardano».
Una strategia che unisce risorse, visione e responsabilità
La mattinata si è chiusa con un richiamo al valore del Programma di Sviluppo Locale, che non è soltanto un programma di finanziamenti, ma un patto tra istituzioni, imprese e comunità, e che con F.U.T.U.R.A., in meno di due anni, ha ridato fiducia, impulso economico e strumenti nuovi a territori spesso percepiti come periferici, seguendo una tradizione che prosegue dal 1994, anno di fondazione del GAL veronese.
«I numeri dimostrano che la Strategia ha saputo interpretare bisogni reali e convertirli in azioni concrete, restituendo valore alle imprese, sostenendo l’occupazione, qualificando i servizi e valorizzando luoghi identitari. Un impegno, il nostro, che prosegue da oltre trent’anni e che insisterà in questa direzione anche in futuro» ha concluso il presidente Anselmi.