Ogni euro guadagnato con i prodotti agroalimentari italiani venduti all’estero viene duplicato da chi sfrutta l’italian sounding. Per anni, gli imprenditori, con l’aiuto dei consorzi, hanno investito risorse per costruire l’identità dei marchi, valorizzando denominazioni e provenienze tipiche del made in Italy. È inaccettabile che altri ne traggano vantaggio gratuitamente.
Nel 2023, le esportazioni agroalimentari italiane hanno totalizzato 64 miliardi di euro, mentre le perdite legate all’uso improprio di nomi evocativi dell’Italia sono state stimate in 63 miliardi di euro. È fondamentale difendere le nostre produzioni promuovendo meglio i prodotti originali. Contrastare queste pratiche sleali protegge l’alto valore del made in Italy e può recuperare gran parte delle perdite nelle esportazioni.
Con 890 Indicazioni Geografiche, l’Italia è il paese europeo con il maggior numero di certificazioni. La campagna “DOP IGP Campioni di qualità”, lanciata dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali insieme alla FIGC, associa la protezione delle nostre Indicazioni Geografiche ai campioni della Nazionale di Calcio che parteciperanno a EURO2024 in Germania.
Fonte: ICE-LinkedIn