FP CIDA INCONTRA IL MINISTRO DEGLI ESTERI - Cida

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Roma, 24 luglio 2024. La Federazione della Funzione pubblica CIDA, rappresentata dalla Responsabile Nazionale per il Ministero degli Affari Esteri e la cooperazione internazionale, Dott.ssa Mariagrazia Di Iasi, ha incontrato il Ministro Antonio Tajani, in occasione di un incontro con le Organizzazioni sindacali rappresentative del personale operante nel Ministero.

Per l’occasione, in virtù delle problematiche trattate, era presente altresì il Ministro per la Pubblica Amministrazione On. Paolo Zangrillo.

L’incontro si è svolto presso la Sala Nigra del Ministero, con inizio alle ore 10.00.

Il Ministro Tajani ha tenuto fede all’impegno di mantenere vivo e costante il confronto con le Forze sindacali e ha ricordato tutte le iniziative intraprese per rafforzare gli organici e l’operatività della Farnesina. Anche il Ministro Zangrillo ha illustrato le iniziative e gli interventi svolti a favore di una PA al passo coi tempi ed attrattiva, in particolare, per le nuove generazioni.

Nel proprio intervento, la dott.ssa Di Iasi ha avuto modo di esprimere apprezzamento per l’operato del Ministro Tajani verso il rafforzamento degli organici della dirigenza (è in itinere il concorso Ripam per il reclutamento di 12 unità dirigenziali). Ha chiesto al Ministro di adoperarsi altresì per garantire ai dirigenti amministrativi della Farnesina concrete opportunità di sviluppo di carriera, sottolineando i tratti distintivi che accomunano la dirigenza, a prescindere dal regime giuridico e dai contenuti delle funzioni. Nelle Amministrazioni caratterizzate dalla compresenza di componenti dirigenziali sottoposte a regimi giuridici diversi, è necessario prevedere garanzie a tutela delle componenti minoritarie al fine di garantire a tutti i dirigenti opportunità di carriera.

Di Iasi ha anche rivolto l’invito al Ministro Zangrillo ad individuare modalità di acquisizione della qualifica di livello dirigenziale generale che, seppure diverse dal concorso focalizzato sul sapere tecnico, presentino quelle garanzie di trasparenza e di imparzialità che lo strumento concorsuale per sua natura è chiamato ad assicurare, evitando che le procedure selettive, attualmente in uso, si risolvano spesso,  a ragione dell’elevata discrezionalità che le caratterizza, in atti di cooptazione da parte degli organi politici.

Recapiti
Alberto Castelli