LAV e Comunità di Sant’Egidio si uniscono per offrire cure veterinarie gratuite a chi non può permettersele, consentendo alle famiglie fragili di non rinunciare al benessere dei propri amici a quattro zampe. È nato così nella capitale un nuovo spazio, dove umani e animali in difficoltà trovano assistenza e sostegno, su modello di altri centri inaugurati in Piemonte, Lombardia e Emilia-Romagna
La collaborazione tra LAV e Comunità di Sant’Egidio (organizzazione cattolica di volontariato e assistenza ai bisognosi) prosegue da oltre quattro anni. Insieme, le due associazioni offrono un aiuto concreto alle famiglie in difficoltà economiche con animali domestici, coprendo le esigenze essenziali dei loro quattrozampe, dal cibo alle visite mediche.
Per alcune persone, l’unico affetto familiare viene proprio dai loro animali, che rappresentano tutto ciò che hanno, ed è desiderio della LAV sostenere queste famiglie per far sì che nessuno rimanga indietro o venga escluso.
Mentre in casi estremi le difficoltà economiche possono spingere qualcuno ad abbandonare il proprio animale, la maggior parte delle persone sceglie di mettere da parte le esigenze personali per prendersi cura di Fido e Micio, come spiega Barbara Funari, Assessora alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale: “Garantire anche agli animali domestici di persone che vivono in condizioni di fragilità le cure veterinarie necessarie, è un importante segnale di civiltà in aiuto delle famiglie in difficoltà che, per amore dei propri amici a quattro zampe, potrebbero trovarsi nelle condizioni di fare spiacevoli rinunce”.
LAV ha così creato a Roma il primo ambulatorio di veterinaria sociale, per aiutare concretamente le famiglie più fragili, offrendo cure gratuite agli animali che, altrimenti, rischierebbero di non riceverle. L’ambulatorio romano è un vero presidio veterinario, che offrirà visite, cure e interventi gratuiti. L’obiettivo dell’ambulatorio è di aiutare almeno 400 persone negli ultimi mesi del 2024 e in tutto il 2025, garantendo ai pet il diritto alla cura e assecondando le necessità dei proprietari.
La cerimonia di inaugurazione si è svolta alla presenza di assessori e consiglieri della capitale, ma anche di parlamentari come l’onorevole Maria Teresa Bellucci, Viceministro delle Politiche Sociali, la quale ha voluto sottolineare l’appoggio del governo all’iniziativa, ringraziando LAV e Comunità di Sant’Egidio: “L’ambulatorio veterinario sociale rappresenta questa capacità di mettere insieme umani e animali e di poter sostenere questa relazione, fatta di tenerezza, d’amore, di conforto e soprattutto di aiuto alle persone più fragili. Io ringrazio in modo particolare la LAV e la Comunità di Sant’Egidio che ancora una volta hanno dimostrato la loro vicinanza, la loro capacità di poter includere tutti, di non far diventare il diritto a questa relazione discriminatorio per alcuni e quindi per le persone più indigenti”.
Naturalmente erano presenti anche i presidenti delle due associazioni, Massimiliano Umani per Sant’Egidio e Gianluca Felicetti presidente di LAV, che ha espresso la sua soddisfazione per la collaborazione e ha rimarcato la buona riuscita della attività già svolte in Piemonte, invitando le istituzioni ad unirsi alla causa: “La sinergia tra LAV e Comunità di Sant’Egidio è molto importante per salvaguardare il prezioso legame che unisce le persone ai loro animali e concretizzare il principio di One Health (una sola salute)”, ha dichiarato.
“Prendersi cura di un animale richiede molte risorse, non solo economiche, e spesso le persone con difficoltà non possono più far fronte a tutto ciò di cui i loro cani e gatti necessitano, arrivando persino a rinunciare ad essere curati pur di non lasciare soli i loro quattrozampe. Nostro obiettivo è anche sollecitare così le amministrazioni pubbliche a fare la nostra stessa cosa per rispondere efficacemente a questa esigenza sociale e rafforzare gli esempi positivi che fra gli altri la Regione Piemonte e i Comuni di Milano e Modena hanno iniziato a realizzare, così come a rendere più importante il primo piccolissimo fondo previsto dalla scorsa Legge di Bilancio”.
Tutti hanno il diritto di essere curati, esseri umani e animali, e centri come quello appena inaugurato a Roma offrono un supporto concreto e diffondono un messaggio di speranza a chi ha bisogno di cure ma non può permettersele. Per fortuna questo non è l’unico esempio virtuoso nel nostro Paese, ma il taglio del nastro dell’ambulatorio sociale romano non può essere considerato un punto di arrivo. Ora, come ricorda il presidente Felicetti, la palla passa ai piani alti.
In apertura: è già operativo il nuovo ambulatorio di veterinaria sociale inaugurato a Roma.
Foto: LAV
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