Addio a Eugenio Borgna - Meeting di Rimini

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«Tutto cambia a seconda della certezza su cui si fonda la nostra esistenza. Le certezze fragili del mondo, radicate negli stati d’animo mutevoli, non bastano a sostenere una vita piena e aperta all’altro. Occorre una certezza che vada oltre il contingente, una certezza capace di resistere ai fallimenti e agli scacchi dell’esistenza». Così disse il 27 agosto 2011, alla sua ultima partecipazione in presenza al Meeting (tornerà poi in video nel 2020), lo psichiatra e saggista Eugenio Borgna.

Il professor Borgna ci ha lasciato il 4 dicembre 2024 all’età di 94 anni. Illustre psichiatra e saggista, è stato un pioniere della psichiatria fenomenologica in Italia, ponendo al centro del suo lavoro l’ascolto empatico e il rispetto profondo per la sofferenza umana.

Al Meeting tenne sei interventi in diversi anni, sempre incisivi e penetranti, condividendo la sua profonda conoscenza e la sua visione umanistica della psichiatria. Sempre nel 2011, commentando il volume di don Luigi Giussani “Ciò che abbiamo di più caro, diceva: «Giussani ha descritto la follia non come un’aberrazione da respingere, ma come parte integrante della vita umana. Le sue parole non sono fredde o dure, ma umanissime, nascoste tra il rigore della mente e la grandezza del cuore. Solo accogliendo la sofferenza e il dolore come segni della grandezza umana possiamo intraprendere quel cammino di fede che ci rende capaci di una bellezza inedita, profonda, che sfiora vertici quasi sconvolgenti. Il libro di don Giussani è una grande iniziazione alla comprensione di una certezza che rende la vita degna di essere vissuta. La certezza che le parole che non passano, le parole dell’Assoluto, possono trasformare il nostro modo di affrontare le esperienze dolorose della vita. Questa certezza è radicata in una sete d’infinito che è inscritta nel cuore umano, una sete inestinguibile che dà senso alla nostra esistenza».

Guarda il video della relazione al Meeting 2011 sul tema “Ciò che abbiamo di più caro”

Recapiti
Eugenio Andreatta