Immigrazione, l'Aula del Senato approva - redigo.info

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Novantanove voti favorevoli, sessantacinque contrari, un astenuto. L’Aula del Senato approva il ddl di conversione del dl 145/2024, con titolo: “Disposizioni urgenti in materia di ingresso in Italia di lavoratori stranieri, di tutela e assistenza alle vittime di caporalato, di gestione dei flussi migratori e di protezione internazionale, nonché dei relativi procedimenti giurisdizionali”.

Le novità approvate in Aula

Due novità riguardano gli articoli 1 e 2 del decreto convertito:

  • il riconoscimento alle associazioni di rappresentanza dei lavoratori stranieri di assistere i lavoratori in ingresso fino all’assunzione, tramite percorsi informativi e canali di dialogo con le Prefetture;
  • con riferimento ai flussi di ingresso di cui al DPCM 27 settembre 2023, il provvedimento di conversione riserva alle lavoratrici straniere una quota fino al 40% di quelle complessive relative al lavoro subordinato stagionale, non stagionale e all’assistenza familiare e sociosanitaria.

Altro elemento di novità è l’inserimento dell’art. 2-bis, che modifica l’art. 1 del DL 20/2023, estendendo dal 2025 al 2028 la possibilità di regolamentare con apposito DPCM su base triennale le quote massime di ingresso di lavoratori stranieri da ammettere nel territorio dello Stato.

In sede di conversione, gli artt. 12-ter e 12-quater intervengono sulla disciplina del ricongiungimento familiare, introducendo l’obbligo, per gli stranieri titolari di carta di soggiorno – o di permesso di soggiorno di durata non inferiore a un anno rilasciato per lavoro subordinato o autonomo, studio o motivi religiosi – di aver maturato, al momento di richiesta del ricongiungimento familiare, un periodo ininterrotto di soggiorno legale in Italia di almeno 2 anni.

Ancora, la legge di conversione prevede specifiche misure limitative e sanzionatorie per le navi delle ONG che violano il divieto di ingresso nelle acque territoriali per motivi di ordine e sicurezza pubblica.

Per ultimo, rilevano anche le novità introdotte per mezzo degli artt. 18 e 18-bis che attribuiscono alla Corte d’Appello la competenza in materia di provvedimenti di trattenimento dello straniero, in precedenza attribuita al Tribunale sede della sezione specializzata in materia di immigrazione protezione internazionale e libera circolazione dei cittadini dell’Unione europea.

Redazione redigo.info

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