CCNL Terziario, Distribuzione e Servizi: firmato il CIRL Lazio valido fino al 2027 - redigo.info

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Il 9 dicembre 2024 Confcommercio Roma, Confcommercio Lazio e le organizzazioni sindacali territoriali di Roma e Lazio Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs-Uil hanno firmato il nuovo contratto integrativo regionale (CIRL) e il Protocollo di intesa del CCNL Terziario, Distribuzione e Servizi (TDS) in vista del Giubileo 2025, evento che avrà un impatto significativo sul territorio. In questo scenario, le Parti Sociali hanno firmato degli accordi per garantire alle imprese maggiore flessibilità organizzativa, bilanciando innovazione, competitività e tutela dei lavoratori.

L’accordo, che entrerà in vigore dalla data della sottoscrizione fino al 31 dicembre 2027, si applicherà a tutte le imprese con sede legale o operativa nel Lazio che applicano integralmente il CCNL per i dipendenti delle aziende del Terziario, della Distribuzione e dei Servizi. Le aziende con contrattazione aziendale in vigore possono, tramite accordo specifico, integrare i trattamenti del contratto aziendale con quanto previsto dalla presente intesa, mantenendo comunque le condizioni di miglior favore per i lavoratori.

Relazioni sindacali e bilateralità nel CIRL

Le Parti sottolineano l’importanza del ruolo delle relazioni sindacali per lo sviluppo del settore terziario, della distribuzione e dei servizi. Convengono, inoltre, di consolidare un sistema di informazioni coerente con le esigenze delle aziende e delle lavoratrici e lavoratori del settore, funzionale agli aspetti innovativi espressi a livello territoriale. Per quanto riguarda la bilateralità, l’Accordo prevede che l’Ebit Lazio finanzi attività formative e prestazioni di welfare territoriale, riservate esclusivamente ai lavoratori e alle imprese del Lazio che applicano integralmente il CCNL Terziario, Distribuzione e Servizi – Confcommercio (H011).

Fondo di assistenza SANIMPRESA

A partire dal 1° gennaio 2025, il contributo mensile da versare a SANIMPRESA per ciascun lavoratore dipendente aumenterà di 3,00 euro, per un totale annuo di 288,00 euro, con l’obiettivo di sostenere il mantenimento e il miglioramento dell’attuale piano sanitario. Le modalità per l’integrazione del contributo da versare a SANIMPRESA nel 2025 saranno comunicate direttamente dalla Cassa Sanitaria.

Contratti week-end: cosa dice il CIRL

In aggiunta a quanto previsto dal CCNL Terziario per il part-time weekend, l’art. 82 del CCNL TDS stabilisce che:
a) i lavoratori assunti per 8 ore settimanali il sabato potranno, previo accordo, essere destinati a prestazioni anche per domeniche e/o festività;
b) con tali lavoratori, potrà essere concordato un ampliamento delle ore per domeniche e/o festività attraverso un accordo di trasformazione.

Per le prestazioni domenicali e festive, verrà corrisposta un’indennità giornaliera di 15,00 euro lordi, utile per il calcolo del TFR, ma senza includere altri istituti differiti.

Tali contratti part-time sono riservati a studenti, lavoratori a tempo parziale e indeterminato presso altri datori di lavoro, giovani fino a 25 anni e disoccupati o percettori di NASPI.

Riduzione orario di lavoro e permessi

Il nuovo CIRL sottolinea che le aziende, mantenendo invariata la retribuzione mensile, potranno ridurre l’orario di lavoro a 36 ore settimanali per un massimo di 18 settimane all’anno, pianificando la fruizione di ore di permesso retribuito in concomitanza con la chiusura anticipata degli uffici o una riduzione dell’attività aziendale. Ad esempio, nei periodi estivi, sarà possibile ridurre l’orario settimanale e programmare 4 ore di permesso. Inoltre, le aziende riconosceranno ai dipendenti 12 ore di permesso annuali per visite mediche per sé, conviventi o parenti di secondo grado, a condizione che venga presentata la documentazione adeguata. Le aziende dovranno comunicare l’applicazione di queste disposizioni con un preavviso di almeno 30 giorni e informare l’Ebit Lazio, avviando anche confronti con le RSA/RSU se presenti.

Premio produttività

Le parti si impegnano ad avviare un’analisi per valutare l’introduzione di un premio territoriale, basato su indicatori specifici per misurare la produttività delle aziende nel territorio. L’obiettivo è creare un sistema equo di riconoscimento che valorizzi il contributo dei lavoratori e l’impegno delle imprese verso l’innovazione e il miglioramento continuo, promuovendo uno sviluppo sostenibile e responsabile e rafforzando il legame tra produttività e benessere collettivo.

Redazione redigo.info

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