L’idea è nata alcuni mesi fa, mettendo insieme ingredienti diversi. E poi questi, una volta combinati tra loro, hanno dato vita a qualcosa di nuovo.
La ricetta non è particolarmente originale: a suo tempo il grande Gianni Rodari – nella “Grammatica della Fantasia” del 1973 – consigliava ai bambini di scegliere 3 parole che non c’entrassero nulla tra loro: albero, dente ed elicottero, oppure nonna, cioccolato e cravatta. E con queste dovevano scrivere una storia.
Noi, bambini degli anni 70, lo facevamo con grande divertimento: coccodrillo, radio, stella cometa! Pappagallo, barba, tranviere!
Provare per credere.
In (RI)GENERIAMO abbiamo fatto qualcosa di simile: montagna, futuro, Parsifal.
Che c’entrano?
Niente, appunto.
È stato così che il CdA di (RI)GENERIAMO, insieme a un gruppo di volontari interni ed esterni a Leroy Merlin, ha deciso di partire per una camminata in montagna che li avrebbe portati lontano.
Lontano dalla città, dal lavoro, dal quotidiano.
Lontano dai colleghi – ma anche dalle loro famiglie e da tutti i compagni a quattro zampe.
Lontano dai luoghi noti e familiari, per raggiungere un rifugio in cui nessuno era mai stato prima e lì, in mezzo alla natura, dedicarsi qualche ora per parlare di lavoro, di progetti e di futuro.
E Parsifal? C’era anche lui: una favola antica che parla di come una madre può proteggere suo figlio, e di come il figlio invece incontri il suo destino e lo abbracci in pieno, senza avere dubbi. Per ragionare su qual è il nostro destino, non quello che abbiamo scelto ma quello a cui non potevamo scampare.
Una favola che parla di cavalieri e della strada per diventare tali; degli obblighi e dei valori che ogni cavaliere ha, per definizione; per chiederci quali siano i valori che ci orientano e che magari diamo per scontati o che forse – a pensarci bene – non riflettono del tutto l’idea che abbiamo del mondo in cui vorremmo vivere.
Una favola che parla di battaglie, di fanciulle in pericolo, ma anche di ascolto e di sordità, e di come quello che facciamo, o che non facciamo, abbia impatto sulle persone che vivono attorno a noi. Per riflettere sugli impatti che le nostre azioni generano, soprattutto quelli di cui non abbiamo consapevolezza.
Una favola che parla di Re e di corti, di quello che rende tale un incontro capace di cambiarci la vita, e di cosa invece sia un’occasione perduta. Per riflettere sui nostri incontri e su come non perdere le grandi occasioni che la vita ci mette davanti.
Camminare sul fianco della montagna in Valgrisenche è stato come viaggiare con la fantasia tra le foreste del Galles ed entrambi i percorsi hanno permesso alle persone di fermarsi a parlare, per decidere quali saranno i prossimi passi da compiere e in che direzione occorrerà andare.
La favola di Parsifal porta con sé un enigma: quale domanda dovrebbe fare un giovane cavaliere a chi è molto più avanti di lui?
Parsifal non lo sa, tentenna, rimanda… e i nostri camminatori?
La discussione ha animato la serata: ciascuno si è fatto un’idea, si è dato delle risposte; ha cercato tra le pieghe la domanda che non ha ancora fatto. E all’indomani si sarebbe partiti di nuovo – per un altro cammino. La discussione del giorno successivo, infatti, è servita non solo per scegliere la meta, ma forse anche per decidere il modo in cui condividere il percorso.
(RI)GENERIAMO è sempre in movimento e questo non è che uno dei tanti passi che sta compiendo. Si parte da dentro, per portare fuori, attraverso i Cammini (Ri)Generativi che dopo questa prima esperienza sono stabilmente parte dell’offerta di (RI)GENERIAMO.
Elisabetta Maùti