POLITICAL REVIEW OTTOBRE 2024
VARATA LA MANOVRA DI BILANCIO
Durante l’ultimo Consiglio dei ministri, il Governo ha approvato il disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 eil bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027. Assieme alla legge di bilancio, Giorgetti ha illustrato il DPB che, secondo quanto previsto dalla normativa, sarà trasmesso al Parlamento e alla Commissione europea. La manovra reca interventi pari a circa 30 miliardi nel 2025, più di 35 miliardi nel 2026 e oltre 40 miliardi nel 2027. Tra le principali misure, si prevede la riduzione della pressione fiscale, il sostegno ai redditi medio-bassi, il rifinanziamento del fondo sanitario nazionale e la revisione della spesa delle PA. Il Governo conta di inviare il testo alle Camera già nei prossimi giorni.
LAVORI PARLAMENTARI
In attesa della manovra, il Parlamento prosegue a pieno regime i lavori, ed è impegnato nella conversione di diversi decreti-legge, tra cui il Salva – Infrazioni, contente la proroga al 2027 delle concessioni balneari. Inoltre, prosegue l’esame il DDL Concorrenza, che ha concluso un corposo ciclo di audizioni, raccogliendo diverse sollecitazioni, soprattutto sulle concessioni autostradali, sul trasporto pubblico non di linea e start-up. Infine, si segnalano anche le comunicazioni alle Camere della Premier Giorgia Meloni in vista del prossimo Consiglio Europeo.
LA NUOVA PROCEDURA DI BILANCIO
In previsione della prossima legge di bilancio, il MEF ha comunicato le nuove modalità di presentazione del documento introdotto dalla riforma del Patto di stabilità e crescita. L’obiettivo del documento è la definizione di una traiettoria per il nuovo aggregato di riferimento da realizzare attraverso un piano di rientro che ha una durata di 4 anni, estendibile fino a 7 anni. La riforma non ha modificato la disciplina relativa al Documento programmatico di bilancio (DPB), che dovrà essere presentato entro il 15 ottobre di ciascun anno. In attesa di armonizzare la normativa contabile con le nuove regole europee, la definizione e la successiva approvazione del disegno di legge di bilancio per il 2025 seguirà le procedure impiegate negli anni precedenti.
REPORT SULLA COMPETITIVITA’
L’ex Premier Draghi ha presentato il Rapporto sul futuro della competitività europea. Tra le aree di intervento individuate, vi sono l’innovazione, la decarbonizzazione e la sicurezza. In merito al settore automotive, l’ex Premier lo cita come un esempio chiave dei ritardi dell’Unione e dell’applicazione di una politica climatica priva di un coordinamento con quella industriale. Contestualmente, durante il Consiglio Europeo sulla competitività, il Ministro Urso ha sostenuto l’introduzione di un “European Automotive Act”, evidenziando la necessità che la Commissione anticipi dal 2026 ai primi mesi del 2025 la presentazione dei report sul settore previsti dal Regolamento sulle emissioni di CO2 per i veicoli leggeri, attivando di conseguenza la clausola di revisione al fine di riesaminare le modalità che porteranno allo stop ai motori endotermici nel 2035.
ESCALATION IN MEDIO ORIENTE
Il Ministro Crosetto ha definito inaccettabile l’incidente del 10 ottobre che ha coinvolto il contingente italiano UNIFIL, a seguito dei raid israeliani lungo il confine con il Libano. Durante una telefonata con il premier israeliano Netanyahu, la Premier Giorgia Meloni ha fermamente condannato l’attacco. Durante il confronto, Netanyahu avrebbe richiesto alla Meloni di intercedere presso il segretario generale dell’Onu per far ritirare le truppe Unifil dalla Linea Blu. A tale richiesta, Giorgia Meloni avrebbe risposto con un “secco” no. In qualità presidente del G7, la premier sarà in Libano venerdì 18 ottobre – forse la prima tappa di un tour che potrebbe includere la Giordania – mentre Antonio Tajani sarà in Israele e in Palestina la prossima settimana.
SOCIAL REVIEW: I TREND TOPIC DELLE ULTIME SETTIMANE
ALESSANDRO DI BATTISTA
L’influencer più performante sul tema Conflitto in Medio Oriente è Alessandro Di Battista. Il suo top post è un’immagine grafica su Instagram che accusa le pratiche di Israele nel conflitto: l’ex parlamentare del MoVimento 5 Stelle è molto attivo sui social, prendendo posizioni apertamente in contrasto con Israele, NATO e i Paesi dell’alleanza Occidentale. Nell’immagine si legge: “I forni crematori del 2024 sono a Gaza e vengono alimentati dal terrorismo israeliano, dalle bombe made in USA e dal silenzio dell’Occidente” (33.4K interazioni). Nel grafico si vede l’andamento delle conversazioni online sul tema nelle ultime settimane: il picco di citazioni è avvenuto il 1° ottobre, con 74.9K menzioni, registrate nel giorno in cui Israele ha invaso il Sud del Libano. Considerando l’intero periodo di analisi si contano 1.3 milioni di menzioni e 5 milioni di interazioni.
GIORGIA MELONI
Il top influencer sul tema Immigrazione e Centri in Albania è Giorgia Meloni. Nella sua uscita più performante la premier condivide una foto sorridente dal tono a metà tra l’informale e l’istituzionale. Nel post Meloni rivendica le iniziative del suo Governo sul tema migratorio: “Curioso notare come, mentre quasi tutta l’Europa discute delle nostre iniziative per contenere l’immigrazione irregolare e fermare la tratta di esseri umani, alcune Nazioni considerandole come modelli, la sinistra italiana pensi unicamente ad attaccarle in maniera inconsistente e gratuita (…)”. Il contenuto ha raccolto 37.3K interazioni. Nel grafico sottostante si nota l’incremento delle conversazioni sul tema nell’ultima settimana, con un picco di menzioni in data 15 ottobre (con 40.9K menzioni), il giorno in cui la nave della Marina Militare italiana Libra ha trasportato le prime 16 persone verso il nuovo centro per richiedenti asilo in Albania. Le citazioni totali sono state 383K, mentre il tasso di engagement ha raggiunto 1.9 milioni di interazioni.