Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha varato il decreto “Investimenti sostenibili 4.0” per favorire la trasformazione tecnologica e digitale, la competitività e la crescita sostenibile, destinando 300 milioni alle PMI nelle regioni del Sud Italia (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna). Il 22 gennaio 2025 il Ministero ha annunciato l’iniziativa, confermando l’adozione del decreto da parte del ministro Adolfo Urso.
Il decreto stabilisce le modalità e le condizioni per l’accesso alle agevolazioni su programmi di investimento da parte delle PMI localizzate nelle aree meno sviluppate, in linea con i principi di sostenibilità ambientale e coerenti con il piano Transizione 4.0. Questi programmi dovranno anche contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici e ambientali dell’Unione Europea, come indicato nel Programma Nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027”.
Chi avrà accesso ai 300 milioni
La misura prevede una dotazione finanziaria di 300.488.426,61 euro. Potranno accedere alle agevolazioni le imprese manifatturiere e quelle che offrono servizi alle aziende. I programmi di investimento dovranno contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici e ambientali, promuovere la sostenibilità e l’economia circolare del processo produttivo, migliorare l’efficienza energetica e favorire la transizione tecnologica e digitale dell’impresa.
Ciò sarà possibile grazie all’adozione di tecnologie avanzate, come, ad esempio, l’intelligenza artificiale, la blockchain, l’internet of things, il cloud, la cybersecurity, i big data, nonché soluzioni di manifattura additiva, simulazione e realtà aumentata. In particolare, queste innovazioni contribuiranno significativamente a migliorare l’efficienza e la competitività, aprendo nuove opportunità di sviluppo.
Spese ammissibili
Le spese ammissibili, comprese tra i 750.000 e i 5 milioni di euro, riguarderanno l’acquisto di macchinari, impianti, attrezzature, opere murarie, software, certificazioni ambientali e servizi di consulenza specialistica.
Le agevolazioni possono coprire fino al 75% delle spese ammissibili, sotto forma di contributo in conto impianti e finanziamento agevolato, senza distinzione in base alla dimensione dell’impresa. L’accesso alle agevolazioni avverrà tramite una procedura valutativa a sportello. I dettagli sulle modalità di presentazione delle domande saranno definiti in un successivo provvedimento del Direttore generale per gli incentivi alle imprese del Ministero.
Redazione redigo.info