Nappini: auguriamo ai bambini e alle bambine di scoprire il piacere di essere natura

Slow Food nasce per difendere il diritto al piacere: mangiare è piacere, coltivare è piacere, imparare è piacere, educare è piacere! Altrimenti non è Slow Food.

Allora, nella Giornata internazionale dell’educazione, Slow Food valorizza l’intelligenza delle mani, il piacere dell’imparare facendo, dell’imparare a fare e quindi a essere.

L’anno scorso, nella nostra festa annuale degli orti, che si celebra ogni 11 novembre a San Martino, nelle scuole e nelle comunità che aderiscono al progetto degli Orti Slow Food, abbiamo chiesto a bambini, bambine e insegnanti di divertirsi: a fare con le mani e coi cinque sensi, a creare col senso artistico e la sensibilità materica e cromatica, a essere artisti e naturalisti insieme, a scoprire nuove forme dell’apprendere.

Siamo stati travolti da centinaia di forme e colori che hanno espresso l’amore per gli elementi naturali che ci circondano, anche nelle nostre vite artificiose, e il piacere che l’essere Natura induce negli esseri umani: quella “biofilia” che abbiamo tutti sperimentato nella nostra vita, che ha portato i medici giapponesi a prescrivere “passeggiate nei parchi” come terapia riconosciuta, che per contro, desta malessere e scontento quando siamo lontani dagli ambienti “vivi”.

Come l’orticoltura è il primo passo per collegarci alla terra con piacere, per scoprire la biodiversità, per sperimentare l’autoproduzione collettiva di cibo. Per Slow Food l’arte naturalistica è un modo per riflettere, con piacere – perché pensare è un piacere -, al nostro posto all’interno della Natura che noi siamo e che è noi. Ma è anche un approccio armonico necessario da trovare per fare pace, col nostro prossimo e con noi stessi, nella Natura.

Noi siamo Natura è la nostra esortazione a riappropriarci di una dimensione spontanea e intuitiva all’interno del Pianeta, senza abdicare alla complessità (la biodiversità è complessità per definizione) e col piacere di essere animali tra gli animali, di dipendere dalle piante che producono nientemeno che l’ossigeno, dalla terra da cui proviene il nostro sostentamento e dall’acqua di cui siamo all’80% costituiti.

Col piacere di fare e di pensare, di essere, di educare e di essere educati: è questa la nostra dichiarazione d’amore per il futuro. E il nostro migliore augurio per le bambine e i bambini di tutto il mondo.

Barbara Nappini,
presidente di Slow Food Italia


Scopri in questo video tutti i colori dell’Arcimboldo in orto