A 87 anni Michelangelo ha affermato: “sto ancora imparando”.
Aggiungo quanto asserisce Socrate con la sua famosa frase “So di non sapere”. Asserzione basata su un’ignoranza intesa come consapevolezza di non conoscenza definitiva, che diventa però movente fondamentale del desiderio di conoscere.
Questi maestri in un modo per niente velato, ci invitano a riflettere sul senso di diversi concetti di vita.
Una delle cose belle della nostra esistenza è che non si smette mai di imparare, a qualunque età. Lo trovo spronante al vivere, perché sappiamo che presto incontreremo cose, situazioni, attività che non conosciamo e di nuovo starà a noi scegliere se metterci nuovamente in gioco oppure no.
La consapevolezza di “non sapere” ci apre a nuove scoperte dentro e fuori di noi. Ci concede sempre prospettive differenti e ci aiuta a crescere, spesso portandoci a metterci ancora in discussione aggiungendo inediti tasselli al nostro io.
Eh già…. Perché così come non si smette mai di imparare, non si smette mai neanche di crescere. E non mi riferisco ad una questione anagrafica, bensì a quella meravigliosa scoperta/crescita interiore.
Imparare e crescere vanno a braccetto.
I maestri citati ci invitano ad essere umili e a non pensare mai di essere arrivati anche perché la vita continua e, nel suo proseguo, si incontrano novità di ogni tipo. Si cresce ogni giorno, così come ogni giorno si impara da qualunque persona incontriamo sul nostro cammino.
La cosa fondamentale è cercare di mantenere aperti mente e cuore al fine di poter cogliere ogni cosa nuova che nel tempo diverrà sicuramente arricchente.
Personalmente sono del parere che siamo tutti maestri l’uno dell’altra: si tratta di uno scambio reciproco continuo e quotidiano.
Continuiamo insieme ad imparare e a crescere.
Un caro saluto
ChiaraSole Ciavatta
