Con la circolare n. 26 del 30 gennaio 2025, l’INPS comunica i valori aggiornati relativi ai minimali di retribuzione giornaliera, ai massimali annui della base contributiva e pensionabile, al limite per l’accredito dei contributi obbligatori e figurativi, e ad altri valori utilizzati per il calcolo delle contribuzioni dovute in ambito previdenziale e assistenziale per tutti i lavoratori dipendenti iscritti alle gestioni private e pubbliche.
La retribuzione da considerare per il calcolo dei contributi previdenziali e assistenziali non può essere inferiore a quella stabilita da leggi, regolamenti, contratti collettivi nazionali stipulati dalle organizzazioni sindacali più rappresentative, o da accordi collettivi e contratti individuali che prevedano una retribuzione superiore a quella del contratto collettivo applicabile.
Lavoratori dipendenti
La variazione percentuale dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati è stata pari al +0,8%. Di conseguenza, il limite minimo di retribuzione giornaliera per l’anno 2025 e gli altri valori utilizzati per il calcolo delle contribuzioni dovute per i lavoratori dipendenti ammontano a € 57,32, corrispondenti al 9,5% del trattamento minimo mensile di pensione a carico del Fondo pensioni lavoratori dipendenti, che al 1° gennaio 2025 risulta pari a € 603,40 mensili.
Limite minimo per retribuzioni convenzionali
Per l’anno 2025, il limite minimo di retribuzione giornaliera per le retribuzioni convenzionali in generale è fissato a € 31,85. Anche per i lavoratori a domicilio, il limite minimo di retribuzione giornaliera viene aggiornato in funzione dell’aumento dell’indice medio del costo della vita calcolato dall’ISTAT.
Tuttavia, questo limite deve essere comunque adeguato a € 57,32. È importante ricordare che anche per i lavoratori a domicilio si applicano le disposizioni relative al minimo contrattuale.
Aliquota aggiuntiva
L’ art. 3-ter del decreto-legge 19 settembre 1992 ha introdotto, a partire dal 1° gennaio 1993, un contributo aggiuntivo a carico dei lavoratori dipendenti pubblici e privati, destinato ai regimi pensionistici.
Questo contributo, pari a un punto percentuale, si applica sulle quote di retribuzione eccedenti il limite della prima fascia di retribuzione pensionabile, nei casi in cui l’aliquota contributiva a carico del lavoratore sia inferiore al 10%.
Per l’anno corrente, la prima fascia di retribuzione pensionabile è fissata a € 55.448,00. L’aliquota aggiuntiva dell’1% si applica sulla parte di retribuzione che supera tale limite, che, su base annua, corrisponde a € 4.621.
Redazione redigo.info