Riapre i battenti il complesso museale senese del “Santa Maria della Scala” per ospitare la 7° edizione di Wine&Siena 2022 organizzata da The Winehunter (Merano Winefestival) e Confcommercio Siena. E’ stato un primo piccolo assaggio di una normalità sospesa per ben due anni a causa del Covid 19 potendo così riassaporare il gusto dell’incontro, dell’amicizia e della convivialità. Tutti gli eventi, seppur condizionati dalle normative anticontagio vigenti , hanno fatto incontrare a Siena winelover, produttori, addetti ai lavori, giornalisti e sommelier per una tre giorni di dibattiti, degustazioni, approfondimenti e Mastreclass di alto livello.
La presenza di oltre 130 aziende vitivinicole, di stand di degustazioni, specialità alimentari e prodotti di nicchia della pasticceria e della caffetteria, hanno di fatto gratificato i numerosi partecipanti.
Tra gli eventi top, una serie di masterclass di livello a cui Fisar non poteva mancare e che si sono tenute nel salone delle cerimonie del Grand Hotel Continental , storica struttura senese dell’accoglienza turistica nel cuore di Siena, tra Piazza del Campo ed il Duomo con una vista privilegiata sui tetti di Siena.
La nostra Master ci ha coinvolti con La Tenuta “Il Borro” di Terranova Bracciolini -Ar- di proprietà della famiglia di Ferruccio Ferragamo; un borgo antico già residenza del Duca Amedeo D’Aosta ed oggi struttura di riferimento del Valdarno aretino per la bellezza, l’accoglienza turistica, l’offerta enogastronomica ed affiliata al circuito Relais & Chateaux .
La tenuta ricade in quella prima delimitazione delle zone particolarmente vocate per la coltivazione della vite in Toscana emanata da Cosimo III dei Medici nel 1716 che allineava la zona del Valdarno a quella del Chianti, di Pomino e di Carmignano , oggi riscontrabili rispettivamente nella Doc Valdarno di Sopra, Docg Chianti Classico, Doc Pomino e Docg Chianti Rufina , Docg Carmignano.
In questo territorio la famiglia Ferragamo ha investito moltissimo fin dall’acquisto nel 1993 portandola ad avere oggi un territorio di ben 1100 ettari totali di cui 85 a vigneto , tutti a conduzione biologica dal 2012 ed abbracciando tutte le coltivazioni agrarie: dal frumento e cereali agli ulivi, dalla vigna all’orto, con aree boschive importanti per la biodiversità . L’attività agraria comprende allevamenti di bovini di razza Chianina, Suini e Cinta Senese e non poteva mancare il famoso Pollo del Valdarno.
I vitigni allevati a bacca bianca e rossa rispettano gli autoctoni, con implementazione di alte percentuali di internazionali.
La gamma dei vini spazia da spumanti metodo classico a base sangiovese con permanenza sui lieviti da 60 a 120 mesi, vini vinificati in anfora, vini bianchi e rossi da monovitigno o da assemblaggio.
La scelta dei vini in degustazione si è orientata sul vino storico e primogenito dell’azienda:” il Borro” prodotto fin dal 1995 ma commercializzato con la vendemmio 1999 come” Toscana rosso Igt”.
Nel prologo di Salvatore Ferragamo, oggi alla giuda dell’azienda, si è ben capito quali sono i cardini di questo vino: Territorio e Clima, due elementi che lo caratterizzano fortemente in quanto il territorio è particolarmente vocato per tessitura di terreno, per esposizione, per la salubrità dell’areale data dalle correnti ascensionali del Pratomagno e per la diversa altitudine dei vigneti; poi l’andamento climatico che annualmente condiziona tutto il processo produttivo e di conseguenza anche l’aspetto qualitativo del vino.
La base ampelografica del “Borro” parte sempre da una base importante di Merlot min 50%,di Cabernet Sauvignon per max 35% e di Syrah a saldo. Nelle annate fino al 2004 entrava anche un 5% di Petit Verdot , che è stato successivamente escluso dal taglio.
Il Borro: Toscana rosso Igt
Annata 2018:
Andamento climatico favorevole con temperature nella media, buona piovosità soprattutto nella seconda quindicina di Luglio, escursione termica importante ,maturazione ottimale.
Il vino si presenta di un bel rosso rubino intenso, poco denso. Al naso il ventaglio si apre con frutto rosso in polpa poco maturo, note di marasca, leggera nota minerale, equilibrio di legno con tostatura dolce che riportano ad uno speziato anch’esso dolce. Caldo, di buon corpo, beva dritta, tannino presente e battente ancora in maturazione, lungo nella persistenza di bocca con richiami al frutto rosso in questo caso anche piccolo.
Annata 2017:
Andamento climatico difficile caratterizzato da una gelata tardiva che ne ha compromesso sicuramente la quantità e ritardato la fase vegetativa. E’ seguito un periodo caldo e siccitoso che ha portato la pianta verso uno stress idrico importante. Le piogge settembrine hanno riequilibrato la parte riguardante la maturazione del frutto salvando la vendemmia. La gestione del vigneto è stata determinante per la qualità del vino.
Il vino si presenta di un bel rosso rubino, intenso e luminoso, di buona densità. Naso sulla frutta rossa in confettura, sottobosco di ribes e mirtillo, nota minerale di boro che si lega ad un speziatura importante. Il sorso è caldo, robusto ,pieno, con tannini pronti, sapido e lungo.
Annata 2008:
Andamento climatico da manuale con buona piovosità ben distribuito su tutto il periodo vegetativo, temperature abbastanza costanti e nella media del periodo. Fase vendemmiale ottima.
Il vino si presenta ancora rosso rubino, appena aranciato all’unghia, limpido e poco denso. Naso complesso intenso e ricco improntato al frutto rosso con il sottobosco di corredo, note di cannella e vaniglia, pepe, liquerizia, vegetale secco di tabacco dolce e muschio. La beva è imponente ,piena e calda, tannini morbidi e setosi, leggera freschezza ad aumentare la piacevolezza di beva,sapido.
Annata 2004:
Dopo due annate difficilissime per opposte situazioni climatiche ,la 2002 bagnatissima e la 2003 cotta, madre natura ha regalato un andamento climatico perfetto che ha permesso alla vite di riequilibrarsi , favorendo così tutte le fasi fenoliche e vendemmiali.
Il vino si presenta rosso rubino,riflesso aranciato, limpido e poco denso. Il naso è ampio con note di frutta surmatura sia a polpa che come sottobosco, piacevole la nota di buccia d’arancia candita, il vegetale di rosa appassita, il boise che rimanda a note balsamiche e affumicate , tanto pepe e cacao.
La bocca è appagata da un sorso elegante ,rotondo e morbido, piacevolmente tannico, sapido e molto lungo.
Annata 1999:
L’andamento climatico registra una buona annata tendenzialmente calda con piogge mediocri nel periodo da Maggio e Settembre, il periodo estivo è stato caratterizzato da temperature nella media ,senza grosse escursioni e con giornate abbastanza fresche.
L’assaggio ci presenta un vino di buona estrazione cromatica di un rosso aranciato tenue, brillante, limpido, poco denso. Al naso un immediato profumo di frutta surmatura in polpa e sottobosco, nota vegetale di tabacco e bosso, cacao e pepe ben legati che aprono alla balsamicità, note minerali di incenso e grafite, frutta disidratata gialla e canditi. La beva si presenta con un corpo importante, caldo, di struttura, tannini pulitissimi ben legati con la nota di freschezza, beva piacevolissima con ritorni olfattivi marcati ed in evoluzione.
Tirando le fila della degustazione, i marcatori importanti sono da ricercarsi nella grande estrazione cromatica, nella vinificazione lunga ed accurata, nella scelta e nel dosaggio dei legni, che riescono nella successiva fase gustativa ad imprimere il carattere del vino sotto l’aspetto dei tannini e della persistenza di bocca. Il valore aggiunto lo potremo ricercare nella volontà e nella filosofia aziendale che è quella di mantenere vivi i parametri dei vari vitigni ,valorizzandoli e coniugandoli nel migliore dei modi.
Masiello Nicola