ADI: programma per destinatari con obblighi di inserimento lavorativo e sociale - redigo.info

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Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha messo a disposizione due nuovi strumenti operativi per supportare i beneficiari e gli operatori dell’Assegno di Inclusione (ADI) nell’attuazione del programma rivolto ai nuclei familiari con membri soggetti a obblighi di attivazione lavorativa e sociale.

Per poter accedere e mantenere il beneficio, come ben sappiamo, i destinatari dell’ADI devono seguire il processo di attivazione e, se previsto, rispettare gli impegni stabiliti nel Patto per l’Inclusione Sociale (PaIS) e nel Patto di Servizio Personalizzato (PSP).

Obblighi di attivazione lavorativa e sociale

Tutti i membri del nucleo familiare di età compresa tra i 18 e i 59 anni, che esercitano la responsabilità genitoriale e non sono soggetti a cause di esclusione (come attività lavorativa con reddito superiore ai limiti fiscali per lavoro dipendente o autonomo, attività formativa o di studio, carichi di cura, disabilità, malattia oncologica, pensione diretta, valutazione di non attivabilità da parte dei servizi sociali, ecc.), sono obbligati a partecipare a tutte le misure formative e di politica attiva del lavoro attraverso i centri per l’impiego, firmando un Patto di Servizio Personalizzato (PSP).

Inoltre, devono aderire al percorso definito con i servizi sociali per l’intero nucleo familiare, sottoscrivendo il Patto per l’Inclusione Sociale (PaIS). Il mancato rispetto degli obblighi previsti dai percorsi (PSP e PaIS) può comportare l’applicazione di sanzioni.

L’assegnazione a questa categoria dei componenti con responsabilità genitoriali avviene al termine della verifica della loro condizione di attivabilità al lavoro, effettuata dai servizi sociali nell’ambito dell’analisi multidimensionale del nucleo familiare.

Redazione redigo.info

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