“Oggi, ancora una volta, siamo a denunciare una situazione che va ben oltre una normale vertenza sindacale. Il Trasporto Pubblico Locale (TPL) e tutti i suoi addetti rappresenta un servizio essenziale
per milioni di cittadini, che ogni giorno si affidano ad esso per spostarsi, lavorare, studiare e vivere nelle nostre città. Il TPL è la linfa vitale che connette il nostro Paese senza il qualle il sistema di mobilità nazionale non può reggere. Il Governo si era impegnato, in sede ministeriale, a reperire le risorse necessarie per il rinnovo del contratto di lavoro, attraverso un provvedimento legislativo di riordino
delle accise, di cui oggi a più di due mesi non vi è notizia. La misura dovrebbe generare annualmente più risorse, fondamentali per garantire il rinnovo del contratto e sostenere l’esistenza del settore. Il sistema
del TPL si regge su due leve principali: i ricavi da tariffazione e la contribuzione pubblica, ormai insufficiente e peraltro mai indicizzata. Se si scelgono tariffe ad prezzo ‘sociale’, è necessario trovare risorse compensative per garantire la sostenibilità delle aziende e le giuste retribuzioni ai lavoratori; diversamente, il settore rischia un imminente crollo.Inoltre la carenza di 11.000 addetti è già una realtà, e il tema salariale, che è stato a lungo compresso per contenere i costi, oggi va superata. I lavoratori del TPL meritano un compenso giusto e dignitoso. Senza un adeguato riconoscimento, non ci sarà futuro
neanche per il servizio e, alla fine, a pagarne il prezzo saranno sempre i cittadini e i lavoratori. Non siamo qui a chiedere favori o minacciare, ma per raccontare con trasparenza e serietà la situazione
drammatica che stiamo vivendo e per chiedere a Governo ed Aziende che vengano rispettati gli impegni presi. Il diritto al contratto non può essere sacrificato per convenienze politiche o presunte difficoltà
burocratiche. Se il Governo non onorerà gli impegni presi, la mobilitazione sarà inevitabile. È il momento di sedersi a un tavolo chiudere il contratto e fare un patto di prospettiva per rilanciare il
settore del Trasporto Pubblico Locale. Abbandonarlo significherebbe rinunciare alla mobilità e alla crescita del Paese”. Lo ha detto Mauro Mongelli, segretario generale di Faisa Cisal, a margine di una conferenza stampa congiunta dei sindacati del trasporto pubblico locale, oggi a Roma.
Compatibilità
Salva(0)
Ufficio Stampa CISAL