In contesti di crisi e sfollamento, la convivenza pacifica tra comunità diverse è fondamentale. INTERSOS lavora in Iraq, Ciad e Camerun per rafforzare i legami sociali, promuovere l’inclusione e superare le tensioni. Attraverso incontri di gruppo, dialoghi e attività di supporto psicologico, INTERSOS aiuta le comunità a trovare insieme soluzioni durature, costruendo un futuro di pace e collaborazione.
Nei Paesi che ospitano un gran numero di rifugiati o che sono attraversati da fenomeni di sfollamento di massa, molto spesso si creano tensioni e conflitti tra comunità. In questi contesti, lavorare per favorire una convivenza pacifica tra le comunità ha un’importanza cruciale. INTERSOS realizza attività di coesione sociale in diversi Paesi, tra cui Iraq, Ciad e Camerun. Qui, aiutiamo le comunità a trovare insieme soluzioni durature ai loro problemi, attraverso un processo dinamico di coesione sociale che mira a rafforzare i legami all’interno delle comunità, promuovendo l’inclusione, la partecipazione e la convivenza pacifica. Questa visione si basa su un modello di protezione centrato sulla comunità stessa, che viene sostenuta e rafforzata nei suoi sforzi per trovare soluzioni durature.
Il nostro approccio si concretizza attraverso una serie di attività che coinvolgono attivamente i membri delle comunità stesse. Organizziamo incontri di gruppo per permettere alle persone di condividere le proprie esperienze e trovare insieme soluzioni ai problemi. Gli operatori specializzati facilitano questi incontri, aiutando le persone a superare i pregiudizi e a capirsi meglio. Si parla di come affrontare le difficoltà, si cerca di rafforzare le capacità individuali e collettive, e si promuove la comprensione e l’accettazione reciproca.
Le attività introducono gradualmente l’opportunità di dialogare in varie forme – se e quando i partecipanti lo desiderano – seguendo una strategia volta a rafforzare le voci locali a sostegno della convivenza pacifica e della reintegrazione, per evitare che i partecipanti abbiano la percezione di un processo imposto.
L’obiettivo finale è sostenere la creazione di condizioni favorevoli alla convivenza pacifica, rafforzando i servizi di sostegno psicosociale a livello comunitario e migliorando il benessere psicosociale tra i gruppi di popolazione vulnerabili. Rivolgiamo particolare attenzione al miglioramento della resilienza e della coesione sociale tra i gruppi divisi dalla guerra, da percezioni errate e da stereotipi e ai contesti di sfollamento in cui le tensioni tra le comunità rifugiate e quelle ospitanti possono essere molto forti.