Caro energia: come sopravvivere alla giungla dei prezzi - SPI CGIL Veneto

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In Italia si paga la bolletta energetica più alta d’Europa: il 30% in più della Germania, il doppio della Spagna. La nostra dipendenza dall’importazione del gas e la determinazione del prezzo dell’elettricità in base al prezzo del gas espongono le famiglie e le imprese italiane alla natura speculativa del gas stesso.

Non è solo un problema economico: è un problema sociale. Un’energia più cara significa incertezza per il futuro del Paese e più difficoltà per le famiglie. In Italia la povertà energetica è una realtà per circa 2,2 milioni di famiglie, pari al 7,7% della popolazione; il 47% degli anziani è a rischio o in povertà energetica. Secondo le previsioni, la spesa media annuale di una famiglia tipo aumenterà, tra luce e gas, di 272 euro, passando da 2.569 euro a 2.841 euro (+11%).

Cgil, Spi, Filctem, Federconsumatori e Sunia hanno intrapreso una campagna congiunta che prevede alcune proposte per migliorare il quadro italiano e informa i cittadini sulle forme di sostegno già in vigore.

Le proposte

  • Disaccoppiare il prezzo dell’energia elettrica da quello del gas e valorizzare la capacità delle fonti rinnovabili di offrire ai consumatori energia pulita a prezzi più vantaggiosi.
  • Allargare i criteri che definiscono la vulnerabilità di un soggetto e quindi il suo diritto a essere tutelato con prezzi calmierati dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera).
  • Riformare l’Acquirente Unico con l’obiettivo di restituirgli la funzione originaria ovvero quella di contrattare sul mercato, grazie all’aggregazione della domanda, i prezzi migliori.
  • Tassare gli extraprofitti delle grandi aziende energetiche per redistribuire eccedenze di guadagno realizzate durante la guerra in Ucraina a discapito di famiglie e imprese.
  • Fermare i distacchi per morosità incolpevole, garantire una rateizzazione lunga delle bollette, nonché predisporre un fondo contro la povertà energetica.
  • Introdurre una riforma strutturale della bolletta che preveda una riduzione stabile degli oneri fiscali e parafiscali.
  • Ampliare la platea dei beneficiari dei bonus energia, gas e idrico innalzando le soglie Isee fino almeno a 20mila euro per tutti i nuclei familiari, con un tetto ancora più alto per le famiglie numerose, aumentando in forma progressiva gli importi erogati.
  • Regolare il telemarketing, definendo pratiche commerciali trasparenti ed etiche a tutela dei consumatori e rendendo obbligatorio il consenso a ricevere offerte telefoniche.
  • Aiutare i cittadini e le cittadine a consumare meno e risparmiare soldi. È necessario migliorare l’efficienza delle abitazioni anche in osservanza della direttiva europea sulle case green; promuovere le energie rinnovabili semplificando l’autoconsumo; facilitare la creazione di comunità energetiche per combattere la povertà ma anche la solitudine di chi viene lasciato solo a fronteggiare bollette insostenibili.

Una bussola per risparmiare

Consumi e comportamenti individuali incidono sui costi delle bollette. Cosa possiamo fare per spendere di meno? Per prima cosa possiamo ridurre lo spreco di energia: basta modificare alcune semplici abitudini quotidiane per risparmiare fino al 10% sulla bolletta:

  • Spegnere le luci e il riscaldamento quando usciamo di casa
  • Non aprire le finestre se il termosifone è acceso
  • Spegnere il pc se non lo usiamo.
  • Non eccedere con la temperatura nell’abitazione e non superare i 19 gradi
  • Utilizzare le lampadine a led, con un risparmio energetico di circa l’85%
  • Schermare le finestre durante la notte con persiane, tapparelle o tende per ridurre la dispersione di calore
  • Spegnere gli stand by che, se lasciati sempre accesi, possono pesare fino al 10% sulla bolletta
  • Sbrinare frigo e congelatore, che se accumulano troppo ghiaccio fanno correre i consumi
  • Non mettere i panni stesi ad asciugare sul radiatore
  • Evitare di posizionare il divano davanti al termosifone
  • Spegnere le luci accese quando si esce da una stanza
  • Scegliere bene la caldaia: i modelli a condensazione consentono di risparmiare fino al 20% di gas metano rispetto a quelli tradizionali, mentre le valvole termostatiche sui radiatori consentono un risparmio di circa il 13%.
  • Usare elettrodomestici di classe energetica elevata, i risparmi possono arrivare fino al 40%
  • Effettuare la manutenzione degli impianti e il check-up dell’immobile (diagnosi energetica)
  • Controllare la temperatura degli ambienti, fino a interventi strutturali per migliorare la coibentazione
  • Realizzare impianti di generazione di energia rinnovabile
  • Creare comunità energetiche rinnovabili e gruppi di autoconsumo collettivo

Se hai bisogno di informazioni sui bonus bollette e le novità 2025 previste dal Decreto Bollette, rivolgi alle sedi Spi Cgil che trovi in tutto il territorio regionale.

Recapiti
SPI Ufficio Stampa