Turismo artico: crescita, investimenti e la sfida della sostenibilità | Twissen

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Negli ultimi anni, l’interesse per il turismo artico in Russia ha registrato una crescita significativa. Come riportato da Tass – Russia News Agency, la motivazione di viaggio risiede nell’interesse verso una meta considerata a tutti gli effetti esotica, per la cultura e per le tradizioni delle popolazioni locali. 

Secondo il Ministero russo per lo Sviluppo dell’Estremo Oriente e dell’Artico, circa 1,2 milioni di persone hanno visitato l’Artico russo, meno dell’1% del totale dei turisti interni. Questo evidenzia un ampio potenziale di crescita, con previsioni che il numero di visitatori potrebbe raddoppiare grazie all’espansione delle crociere e dei nuovi programmi turistici nelle regioni artiche. Nonostante la domanda in aumento, infatti, attualmente l’offerta turistica non riesce ancora a soddisfare pienamente le esigenze dei viaggiatori.
Oltre al mercato interno, la Russia punta a promuovere il turismo artico anche a livello internazionale. Il progetto “Anno del Turismo Artico”, lanciato nel 2024 dall’Associazione degli Operatori Turistici russi (ATOR) in collaborazione con il tour operator Polar Travel Club, mira a far conoscere il potenziale turistico dell’Artico russo turisti stranieri. 

Anche l’Artico europeo sta registrando un aumento della domanda turistica, e sono nati progetti di promozione turistica come Visit Arctic Europe (VAE), che coinvolge Finlandia, Svezia e Norvegia. Il progetto riunisce più di 120 aziende e operatori turistici ed è nato con un budget di 12,8 milioni di euro, in parte finanziato dal programma europeo Interreg Nord. Il progetto promuove un turismo sostenibile, sia dal punto di vista sociale che ambientale, al fine di rendere la regione una destinazione turistica competitiva e sostenibile tutto l’anno e di preservare il fragile ecosistema della regione.
Infatti, come riportato da Osservatorio Artico, l’emergenza climatica sta influenzando le dinamiche di questo settore: lo scioglimento del ghiaccio ha infatti facilitato l’accesso a zone precedentemente inaccessibili, stimolando il traffico di piccole imbarcazioni ma anche di grandi navi da crociera. Gli operatori turistici traggono vantaggio da una stagione estiva più lunga, che rende la regione più accessibile, ma al contempo le attività su sci e slitte subiscono l’impatto di un inverno più breve, mentre eventi naturali estremi, come valanghe e mareggiate, rendono sempre più complesso organizzare tour ed escursioni in sicurezza.  

L’Artico è un’area con una grande varietà di culture e approcci verso il turismo, che rispondono in modo diverso alle sfide dell’espansione turistica. Le Isole Svalbard, ad esempio, hanno adottato politiche restrittive, contrastando la diffusione di un turismo di massa, mentre la Groenlandia sta puntando sulla costruzione di nuove infrastrutture per sostenere l’afflusso turistico. Questi approcci, apparentemente in contrasto, riflettono un equilibrio delicato tra la protezione del territorio e il desiderio di crescita economica. 

Noi di Twissen abbiamo osservato che lo sviluppo del turismo artico è trainato dall’interesse culturale e dall’accessibilità conseguenza dello scioglimento dei ghiacci. Tuttavia, il settore affronta sfide legate alla sostenibilità e ai cambiamenti climatici. Strategie divergenti evidenziano la necessità di bilanciare crescita economica e tutela ambientale per un futuro turistico responsabile. 

She graduated in Intercultural Development of Tourism Systems and she has a passion for foreign languages and cultures. Since 2016 she works as administration and tourism project manager at Twissen.

Recapiti
Martina Baldo