Acciaierie D’Italia, Uliano – D’Alò: bene presenza dello Stato nella nuova compagine societaria per garantire acciaio verde e sostenibilità sociale

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Comunicato stampa

Dichiarazione del Segretario generale FIM CISL Ferdinando Uliano e del Segretario nazionale FIM CISL Valerio D’Alò

Acciaierie D’Italia: bene presenza dello Stato nella nuova compagine societaria per garantire acciaio verde e contemporaneamente sostenibilità sociale

Questa sera si è svolto un importante vertice a Palazzo Chigi tra le organizzazioni sindacali e il governo riguardo alla vertenza dell’ex Ilva. L’incontro, che si è tenuto nella sala “Verde”, ha visto il ministro Urso aprire le danze con dichiarazioni significative sul futuro del sito di Taranto e del gruppo nel suo complesso. Urso ha sottolineato l’importanza del rilancio competitivo dell’impianto, affermando che, se tutto andrà per il verso giusto nel rispetto dei tempi, Taranto potrebbe diventare il primo stabilimento completamente green in Europa.

Tuttavia, il ministro ha anche fatto sapere che non è ancora possibile entrare nel merito delle proposte in campo, poiché la gara è ancora aperta. Entro la seconda metà di marzo, il governo prevede di valutare le offerte ricevute e di avviare un negoziato esclusivo con il soggetto ritenuto più adatto. Contemporaneamente, saranno avviate procedure antitrust e sarà esercitata la golden power, un potere di controllo e salvaguardia per garantire che l’azienda rimanga sotto un adeguato presidio.

Un punto importante emerso durante l’incontro è la collaborazione con gli enti locali, che il ministro Urso ha evidenziato come un aspetto fondamentale della procedura di cessione. Questo approccio mira a garantire che tutte le parti interessate siano coinvolte e che le decisioni prese siano condivise.

Dall’altro lato, i rappresentanti sindacali, Ferdinando Uliano e Valerio D’Aló della FIM CISL, hanno preso atto delle tempistiche indicate dal ministro, sottolineando la necessità di completare l’operazione in tempi rapidi, specialmente considerando che, come indicato dallo stesso Urso, a giugno l’azienda potrebbe trovarsi in difficoltà. I tempi non devono però influire sul percorso della trattativa che sarà sviluppata con la nuova società ricordando che nel 2018 l’accordo arrivò do circa un anno di negoziato.

I sindacalisti hanno accolto positivamente la prospettiva di una partecipazione pubblica nella nuova compagine societaria, ma hanno espresso la necessità di comprendere meglio gli aspetti di governo e gestione dell’azienda. Hanno ribadito che l’accordo sindacale deve essere un elemento centrale, vincolante, soprattutto per quanto riguarda l’occupazione, sia di Acciaieria D’Italia, Ilva As e indotto, e le misure da adottare per garantire che nessuno venga lasciato indietro. È essenziale, secondo loro, considerare anche forme di incentivo per i lavoratori e tutte le opportunità industriali che si potranno generare.

Infine, è stato sottolineato come sia prioritario garantire che il processo di decarbonizzazione sia accompagnato da una sostenibilità che non sia solo ambientale, ma anche sociale. Questo aspetto è fondamentale per assicurare che l’intera operazione possa realizzarsi in modo equilibrato e responsabile, tutelando tanto l’ambiente quanto le persone coinvolte. In conclusione il Ministro Calderone esprimendo gratitudine alle organizzazioni sindacali per il senso di responsabilità in occasione dell’accordo di proroga della cassa di Acciaierie d’Italia in As ha ribadito la centralità nel progetto anche dei 1600 lavoratori di Ilva in As e degli appalti che saranno oggetto di misure specifiche. In ultimo il ministro Urso ha ribadito l’impegno del governo a salvaguardare tutti i livelli occupazionali affinché nessuno rimanga indietro con il coinvolgimento delle parti sociali.

Roma, 11 marzo 2025                                                                                   Ufficio stampa nazionale FIM

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