Nuovo documento di ricerca CNDCEC-FNC sulle cripto-attività.
Il documento, predisposto dalla commissione di studio “Imposizione fiscale delle nuove realtà economiche virtuali”, esamina il trattamento ai fini delle imposte sui redditi delle plusvalenze e degli altri proventi derivanti dalla cessione o detenzione di cripto-attività, la cui imponibilità è stata prevista espressamente dalla legge di bilancio 2023, attraverso l’introduzione di una nuova fattispecie imponibile nella categoria dei redditi diversi.
Nel documento, in particolare, si ricostruisce l’evoluzione dell’aliquota dell’imposta sostitutiva applicabile su tali plusvalenze.
Aliquota del 2025
Dopo un riassunto delle aliquote applicate negli anni scorsi, il documento si ferma sull’anno in corso.
Con riferimento all’anno d’imposta 2025, l’aliquota dell’imposta sostitutiva sulle plusvalenze e gli altri proventi derivanti da cripto-attività risulta fissata al 26%.
La legge di bilancio 2025 ha inoltre introdotto delle novità sull’argomento, ovvero l’eliminazione della soglia di esenzione pari a 2.000 euro, precedentemente prevista ai fini della tassazione delle plusvalenze e degli altri proventi derivanti dalle operazioni in cripto-attività. E’ stata altresì prevista la possibilità di rideterminazione del costo o valore di acquisto delle cripto-attività possedute al 1° gennaio 2025, tramite il pagamento di un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nella misura del 18% da applicarsi sul valore normale alla predetta data delle stesse.
L’imposta sostitutiva va versata entro il 30 novembre 2025, con facoltà di rateizzazione fino a un massimo di tre rate annuali di pari importo. Sull’importo delle rate successive alla prima sono dovuti gli interessi nella misura del 3% annuo, da versare contestualmente a ciascuna rata.
La legge di bilancio 2025 ha anche previsto un aumento, al 33%, dell’aliquota dell’imposta sostitutiva per l’anno 2026.
Redazione redigo.info