25 edicole romane a rischio chiusura: la missione di salvataggio del Comune - Uspi

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“Io credo che ci sia un fondamentale aspetto di supporto, davanti alla crisi di queste attività, cui è doveroso dare risposte”, così il consigliere dell’Assemblea Capitolina, Antonio De Santis, alla notizia del rischio di chiusura di 25 edicole romane.

I casi segnalati sono tutti individuabili nel centro storico della Capitale che si ritrova assediata dal nuovo codice della strada. Le nuove normative per pedoni e automobilisti rendono la convivenza con le edicole ancora più dura dal momento che il suolo pubblico occupato non sembra più destinato a loro. 

Si rafforza il precariato dei giornalai romani, che negli ultimi anni hanno cessato le loro attività sempre più frequentemente. La posizione delle attività non è di certo favorevole. Gli introiti sono irrisori: 20 centesimi a quotidiano sono i guadagni effettivi, equivalenti al 18,72% lordo delle vendite di prodotti editoriali. 

Nonostante i numerosi interventi statali, la crisi delle edicole non accenna a diminuire. Sono pari a 17 milioni di euro i fondi di aiuto destinati alle edicole ma sembrano insufficienti per i 25.000 punti vendita rimasti aperti in Italia.

Il rilancio delle edicole: la delibera capitolina

Già a inizio marzo le 25 edicole del Centro storico si sono ritrovate nell’epicentro di questo terremoto, che sembrava imporre loro la chiusura. Più precisamente, il messaggio del Comune di Roma parlava di un ricollocamento per garantire la sicurezza stradale imposta dal nuovo codice.

Tuttavia, “ci sono aspetti di carattere sociale e culturale sui quali lavorare per assicurare un vero e proprio rilancio delle edicole romane. Ed è proprio questo il senso della delibera che credo e spero possa incontrare il favore dell’intera assemblea capitolina”, continua De Santis.

Di una delibera a favore delle edicole se ne parlava già nel 2024, quando la Cosap, tassa di occupazione del suolo pubblico, si era preannunciata gonfiata per poi essere cancellata.

La riduzione del 10% del suolo pubblico destinato alle edicole imposto dal nuovo codice della strada mette a dura prova la sopravvivenza di questi poli culturali e di diffusione delle notizie. Nella delibera si vuole estendere lo sconto sulla Cosap per 5 anni, per evitare altri rincari. Inoltre, si vogliono trasformare le funzioni delle edicole come anche punti per “l’erogazione di servizi anagrafici” e per la semplificazione di procedure di servizi offerti al pubblico. 

Articolo di T.S.

L’articolo 25 edicole romane a rischio chiusura: la missione di salvataggio del Comune proviene da Notiziario USPI.

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