Sono allarmanti i dati Istat di oggi sul clima di fiducia di consumatori e imprese, che registrano un calo rispettivamente da 98,8 a 95 e da 94,7 a 93,3 ed è ancora più preoccupante il rischio dei dazi sui prodotti con ripercussioni molto gravi per le aziende, l’occupazione e la crescita dei prezzi al consumo.

Le aspettative dei consumatori sulla situazione economica del Paese peggiorano e fanno emergere le preoccupazioni delle famiglie alle prese con pensioni e salari bassi, inadeguati rispetto all’elevato costo della vita. Si tratta di un’emergenza sociale ed economica che non può essere ignorata.

Il potere d’acquisto è in caduta libera, costringendo i consumatori a comportamenti di risparmio estremi e a rinunce che compromettono la loro qualità di vita. Le politiche basate sui bonus si sono dimostrate inefficaci e non affrontano le cause profonde di questa crisi.

Chiediamo un cambio di rotta radicale da parte del Governo. “È necessario un tavolo di confronto urgente presso la Presidenza del Consiglio, con la partecipazione delle associazioni dei consumatori, delle imprese e delle parti sociali. Dobbiamo individuare soluzioni concrete e sostenibili per sostenere i redditi, rilanciare i consumi e garantire la competitività delle imprese. Un Paese come il nostro, settimo in Europa per industrializzazione, non può permettersi di rimanere inerte di fronte a questa situazione.