ISEE 2025: nuova DSU per escludere buoni e libretti postali - redigo.info

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Con la circolare n. 73 del 3 aprile 2025, l’INPS ha recepito le modifiche introdotte in materia di ISEE, valide a partire dal 5 marzo 2025, e ha fornito indicazioni su come i cittadini devono procedere. In particolare, chi ha già presentato la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) dal 1° gennaio 2025 per ottenere l’attestazione ISEE e desidera avvalersi delle nuove disposizioni relative all’articolo 5, comma 4-bis, del regolamento ISEE, dovrà inviare una nuova DSU.

Le principali novità introdotte riguardano:

  • L’esclusione dai redditi ai fini ISEE dei trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari, se non già inclusi nel reddito complessivo ai fini IRPEF, per i soggetti con disabilità;
  • La riformulazione della disciplina relativa alla sottrazione del trattamento percepito per il mantenimento dei requisiti dell’ISEE;
  • L’introduzione di una maggiorazione dello 0,5 nella scala di equivalenza per ciascun membro del nucleo familiare con disabilità media, grave o non autosufficiente; contestualmente, sono state eliminate alcune disposizioni che escludevano dal computo dei redditi determinate spese o franchigie per i soggetti non autosufficienti o con disabilità;
  • L’introduzione della DSU precompilata, che consente di acquisire direttamente i dati già disponibili presso le Amministrazioni pubbliche;
  • La modifica del periodo di validità della DSU, che ora dura dal momento della presentazione fino al 31 dicembre dell’anno successivo;
  • La modifica dell’anno di riferimento del patrimonio immobiliare e mobiliare, che deve essere il secondo anno precedente a quello della presentazione della DSU;
  • L’aggiornamento del periodo di validità dell’ISEE corrente, estendendo l’utilizzo anche in caso di rilevanti variazioni patrimoniali.

Inoltre, dal 3 aprile, è possibile non indicare o ridurre il valore dei titoli di Stato, buoni fruttiferi postali e libretti di risparmio postale nel Quadro FC2 della DSU, fino ad un massimo di 50.000 euro per famiglia. Per quelle precompilate, è responsabilità del dichiarante correggere i dati riguardanti questi rapporti finanziari.

Redazione redigo.info

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