La salute sessuale e riproduttiva incide profondamente sulla sopravvivenza delle donne in età fertile, rappresentando la principale causa di mortalità a livello mondiale. L’esperienza a livello globale dimostra che i progressi sono possibili e che molte morti materne e neonatali possono essere prevenute. Ma per farlo, servono investimenti concreti e duraturi nella salute e nel benessere delle donne. La Giornata Mondiale della Salute di quest’anno è dedicata proprio a questo aspetto fondamentale della salute globale.
I progressi globali nella riduzione delle mortalità materno-infantile si sono arrestati dal 2016. Ogni anno, 287.000 donne muoiono durante la gravidanza o il parto, 1,9 milioni di bambini muoiono prima di nascere mentre più di 2 milioni di bambini muoiono nel primo mese di vita. Si tratta di circa 1 morte evitabile ogni 7 secondi.
Gran parte di questi decessi si deve a condizioni che possono essere prevenute o trattate con interventi semplici ed efficaci. Assicurare a tutte le donne l’accesso a cure di qualità durante la gravidanza e dopo il parto è fondamentale per proteggerne la salute. In particolare, la presenza di personale sanitario qualificato durante il parto può fare la differenza tra la vita e la morte, sia per la madre che per il neonato. Interventi come controlli prenatali regolari, l’assistenza durante il travaglio e il supporto postnatale riducono in modo significativo i rischi legati alla maternità.
Molti dei decessi materni nel mondo sono causati da complicazioni evitabili: emorragie gravi, ipertensione, infezioni durante la gravidanza, aborti non sicuri e patologie pregresse. Sono tutte condizioni che, con servizi adeguati di salute sessuale e riproduttiva, possono essere diagnosticate e trattate in tempo. Ma i rischi non si limitano al momento della nascita. In molte aree del mondo, soprattutto nei Paesi a basso e medio reddito, milioni di donne vivono senza un’adeguata assistenza sanitaria e sono esposte ogni giorno a minacce silenziose ma devastanti. La mancanza di accesso ai servizi di prevenzione e diagnosi le rende particolarmente vulnerabili a infezioni sessualmente trasmesse, come l’HIV, e ad altre malattie croniche. Inoltre, la violenza sessuale e di genere continua a essere una realtà diffusa, spesso taciuta, che mina la salute fisica e mentale di molte donne.
Garantire alle donne l’accesso a servizi di salute sessuale e riproduttiva non è solo una questione medica: è una questione di giustizia, equità e diritti umani. Significa dare loro la possibilità di vivere una vita sana, sicura e autodeterminata, a prescindere da dove nascano.
Questi problemi sono ancora più accentuati per gruppi di donne già marginalizzate, come rifugiate, sfollate, migranti e lavoratrici del sesso, che affrontano difficoltà aggiuntive nell’accesso a cure adeguate, protezione e supporto.
Le morti neonatali rappresentano quasi il 50% dei decessi tra i bambini sotto i 5 anni a livello globale. Questa percentuale si traduce in una perdita di 2,4 milioni di vite ogni anno. Garantire un accesso migliore ai servizi sanitari per i bambini è fondamentale per ridurre significativamente la mortalità e la morbilità infantile. Malattie come polmonite, diarrea, malaria e complicazioni legate al parto continuano a essere tra le principali cause di morte nei primi anni di vita, nonostante siano per lo più prevenibili o trattabili con interventi semplici e accessibili. Cure neonatali appropriate, vaccinazioni complete, una nutrizione equilibrata, pratiche igieniche adeguate e un accesso tempestivo ai farmaci pediatrici possono fare la differenza tra una vita salvata e una vita persa.
Investire nella salute infantile non significa solo prevenire malattie: vuol dire creare le basi per uno sviluppo sano, sicuro e dignitoso. Ogni bambino ha diritto a crescere in salute, e garantire questo diritto è una delle sfide più urgenti della salute pubblica globale.
Nei Paesi in cui siamo attivi, lavoriamo ogni giorno per tutelare la salute di donne, bambine e bambini, affrontando in modo concreto le principali cause di mortalità materna e neonatale. Il nostro impegno parte dalla comunità: promuoviamo attività di sensibilizzazione per aumentare la consapevolezza sui temi della salute, della prevenzione e dei diritti legati alla salute sessuale e riproduttiva.
Collaboriamo con operatori sanitari locali, istituzioni e reti di comunità per rafforzare i servizi esistenti e renderli più accessibili e inclusivi. Sosteniamo la formazione del personale medico e ostetrico, contribuiamo al miglioramento delle strutture sanitarie e favoriamo la diffusione di buone pratiche per la prevenzione, la diagnosi precoce e il trattamento delle principali malattie che colpiscono madri e neonati.
Garantire cure adeguate durante la gravidanza, il parto e il periodo postnatale non è solo una questione di salute: è un atto di giustizia sociale. Per questo lavoriamo affinché ogni donna, indipendentemente da dove viva, possa accedere a servizi sicuri e di qualità, e ogni bambino abbia la possibilità di iniziare la propria vita nel migliore dei modi.
La giornata mondiale della salute nei Paesi in cui operiamo
In diversi Paesi in cui INTERSOS opera, il mese di aprile sarà dedicato alla sensibilizzazione sul tema della salute materno infantile, con attività informative e di sensibilizzazioni speciali.
In Moldavia, per il mese di aprile, abbiamo lanciato una strategia di promozione della salute in formato digitale, pensata per accompagnare le donne e le famiglie nel percorso verso la genitorialità, dal momento del concepimento fino ai primi mesi di vita del neonato. Attraverso contenuti accessibili e informativi, puntiamo a rafforzare la consapevolezza sull’importanza della salute materna e infantile.
Gli argomenti trattati spaziano dai check-up medici alla corretta alimentazione, dal benessere fisico ed emotivo al parto sicuro, fino alla protezione dell’infanzia attraverso la promozione delle vaccinazioni e dell’allattamento al seno.
Accanto alla componente digitale, sono previste almeno sei sessioni in presenza, pensate per offrire uno spazio di confronto diretto con professionisti sanitari, approfondire i temi trattati online e rispondere ai bisogni specifici delle famiglie.
In Siria, il nostro intervento ha incluso la distribuzione di kit dedicati alle donne in gravidanza o in fase di allattamento, accompagnata da sessioni informative sui temi del parto sicuro e dell’allattamento. Questi momenti di sensibilizzazione sono stati rivolti direttamente alle beneficiarie dei kit, selezionate in collaborazione con il team di Protezione, per garantire un supporto mirato alle donne più vulnerabili.
Parallelamente, abbiamo promosso la formazione del personale sanitario locale su aspetti fondamentali della salute materna e infantile. I corsi hanno affrontato temi chiave come la prevenzione del cancro al seno e al collo dell’utero, la pianificazione familiare, le cure prenatali e postnatali, e l’assistenza ai neonati.
Attraverso un approccio integrato che unisce assistenza diretta, educazione alla salute e rafforzamento delle competenze sanitarie, lavoriamo per migliorare le condizioni di salute delle donne e dei bambini, anche in contesti di emergenza prolungata.
In Venezuela, stiamo sviluppando le Rutas de la Salud Materna y Neonatal, un innovativo percorso informativo pensato per guidare le donne all’interno dei centri sanitari attraverso le diverse fasi della maternità: dalla gravidanza al parto, fino al post-parto.
Queste ‘rotte’ saranno visibili all’interno delle strutture sanitarie e suddivise in tappe, ognuna delle quali ospiterà stazioni informative dedicate a temi specifici, come le visite prenatali, il parto sicuro, l’allattamento, la cura del neonato e il supporto postnatale.
A rendere il percorso ancora più significativo saranno le testimonianze dirette di donne che hanno già usufruito dei servizi: storie vere che raccontano sfide, paure, ma anche consapevolezze e conquiste. L’obiettivo è creare uno spazio accogliente e formativo, che rafforzi il legame tra le donne e i servizi sanitari, promuovendo fiducia, conoscenza e accesso consapevole alle cure.
In Ucraina, per il mese di aprile, abbiamo deciso di mettere al centro delle nostre attività l’esperienza post-partum, con l’obiettivo di offrire un sostegno completo alle neomadri e ai neonati. La transizione verso la maternità è un momento profondo e trasformativo, ma può anche comportare difficoltà fisiche, emotive e psicologiche. Per questo, abbiamo scelto un approccio integrato che tenga conto del benessere complessivo della donna.
Abbiamo coinvolto un team multidisciplinare composto da infermieri, promotori della salute, assistenti sociali e psicologi, per rispondere in modo coordinato ai diversi bisogni delle donne durante e dopo la gravidanza. Il team offrirà ascolto, orientamento e supporto, sia dal punto di vista sanitario che psicosociale.
Per accompagnare concretamente le madri in questo periodo cruciale, saranno distribuiti anche dignity kit con articoli essenziali per la cura personale e il benessere quotidiano. Un gesto semplice ma importante, per far sentire le donne sostenute, rispettate e non sole.