Le prospettive all’inizio dell’anno secondo un recente rapporto di TravelDaily intitolato “China Tourism Consumption Trend Insights: Reviewing 2024, Looking Ahead to 2025”, prevedevano una ripresa del turismo cinese outbound nel 2025, con un aumento della spesa soprattutto da parte dei gruppi ad alto reddito in cerca di esperienze di viaggio premium. Nel 2024 infatti la spesa turistica è aumentata costantemente, con il 36,86% degli intervistati che ha dichiarato di aver speso fino al 30% in più rispetto al 2023.
Anche China Travel News registra che nel mese di febbraio 2025 ben 722.700 viaggiatori dalla Cina continentale hanno visitato il Giappone hanno approfittato del Festival di Primavera, uno dei periodi di punta per la domanda turistica cinese. Nei mesi di gennaio e febbraio 2025, il Giappone ha accolto 1,703 milioni di turisti cinesi, quasi il doppio rispetto allo stesso periodo del 2024. Questi numeri risultano ancora più rilevanti se letti alla luce del contesto economico cinese, segnato da una ripresa lenta. Il Giappone ha beneficiato di questa, se pur lenta, ripresa grazie a una rete aerea potenziata con più collegamenti tra la Cina e aeroporti come Narita e Fukuoka, un’offerta invernale attraente ed un posizionamento efficace durante le festività tradizionali cinesi.
Tuttavia, non tutte le destinazioni ne stanno beneficiando. La Thailandia, storicamente una delle mete preferite per i cinesi grazie a prezzi accessibili, prossimità geografica e politiche di visto favorevoli, sta registrando segnali preoccupanti a seguito di un recente caso di cronaca nera (sfortunatamente seguito anche dal recente terremoto del Myanmar) che ha generato un’ondata di diffidenza tra i turisti cinesi. Secondo i dati della Thai Hotels Association, solo nel mese di gennaio sono state cancellate 4.572 notti in hotel da parte di turisti cinesi, di cui 2.001 a Bangkok. Il Tourism Council of Thailand (TCT), in collaborazione con l’Associazione del Turismo Thailandia-Cina, ha avviato un programma per definire “standard turistici Cina-friendly”, con l’obiettivo di ristabilire la fiducia. Sono già state approvate circa 200 agenzie di viaggio conformi a questi nuovi criteri di sicurezza.
Jing Daily riporta che stanno emergendo anche nuove dinamiche legate ai turisti cinesi di fascia alta, i cosiddetti High-Net-Worth Individuals (HNWIs), i quali rappresentano una fetta sempre più significativa del mercato outbound. Secondo il 2025 Hurun Chinese Luxury Consumer Survey, i HNWIs cinesi hanno ora prioritizzato il viaggio sopra ogni altra voce di spesa, segnando un netto spostamento verso il lusso esperienziale, con una spesa media per il viaggio che arriva fino a circa 28.500 euro (225.000 RMB) all’anno per i più ricchi, con il 41% di loro che dichiara di viaggiare all’estero due volte all’anno.
In particolare, i HNWIs cinesi sono alla ricerca di esperienze tematiche durante i loro viaggi: dalle spiagge soleggiate (12%) ai resort di lusso (11%), passando per i siti storici (13%). Le destinazioni più gettonate a livello internazionale continuano a essere Maldive, Francia e Dubai, con quest’ultima che ha registrato una forte ascesa (dal 14% nel 2020 al 34% nel 2025). In Asia, oltre alle tradizionali mete come Sanya e Hainan, Singapore ha visto un incremento significativo di popolarità (32%, rispetto al 23% nel 2022).
Noi di Twissen abbiamo notato che, nonostante le incertezze interne e il turbolento momento geopolitico legato alla “guerra dei dazi”, il desiderio di viaggiare dei turisti cinesi non è venuto meno, ma le scelte sono orientate verso mete facilmente raggiungibili con voli diretti, sicure, ben organizzate, culturalmente accoglienti e con un’offerta tematica chiara. Le destinazioni potranno attrarre questo target attraverso esperienze premium, sfruttando i momenti chiave del calendario cinese, come il Capodanno lunare o la Golden Week, o capitalizzando sul crescente interesse per il turismo di lusso.
She graduated in Intercultural Development of Tourism Systems and she has a passion for foreign languages and cultures. Since 2016 she works as administration and tourism project manager at Twissen.