Con la circolare n. 3 del 16 aprile 2025, l’Agenzia delle Entrate fornisce i primi chiarimenti sulle novità normative introdotte in materia di imposta sulle successioni e donazioni dal D.lgs. n. 139/2024, attuativo dalla legge delega fiscale (legge n. 111/2023, art. 10). Il documento offre istruzioni operative e approfondisce vari aspetti della riforma, tra cui l’autoliquidazione dell’imposta, i nuovi criteri per la determinazione dell’imposta e i limiti alla deducibilità dei debiti del defunto.
Uno dei principali cambiamenti, quindi, riguarda l’autoliquidazione dell’imposta di successione, ora obbligatoria per le successioni aperte dal 1° gennaio 2025: i contribuenti devono calcolare e versare direttamente l’imposta tramite la nuova Sezione V-bis del modello di dichiarazione. L’Agenzia effettuerà controlli successivi, liquidando eventuali differenze tramite avvisi, utilizzando i codici tributo appositamente istituti. È possibile dilazionare il pagamento in 8 o 12 rate, a seconda dell’importo dovuto.
Altra novità riguarda la possibilità per l’unico erede under 26 di svincolare anticipatamente somme giacenti presso intermediari finanziari, nei limiti delle imposte ipotecarie e catastali da versare.
La circolare chiarisce anche il nuovo sistema di aliquote e franchigie, confermando quelle esistenti: 4% per coniuge e parenti in linea retta oltre 1 milione di euro, 6% per fratelli/sorelle oltre 100.000 euro, 8% per altri. Agevolazioni sono previste per soggetti con disabilità.
Si rafforza la disciplina della deducibilità dei debiti contratti dal defunto negli ultimi sei mesi, ammettendola solo in specifici casi (spese mediche, mantenimento, acquisto beni ecc.).
L’Agenzia, inoltre, modifica le regole sulle liberalità indirette e sul coacervo, eliminando il limite patrimoniale minimo per l’accertamento e abrogando il coacervo successorio.
Infine, è stato introdotto un esonero dalla responsabilità solidale per enti del Terzo settore e soggetti esclusi dall’imposta, e sono state riviste le sanzioni per omissioni e infedeltà nella dichiarazione, riducendone le percentuali rispetto alla normativa precedente.
Redazione redigo.info